Siena, Comune e Provincia insieme a Microcredito per sostenere giovani e donne vittime di violenza

La Giunta comunale, su proposta dell’assessore alle pari opportunità Clio Biondi Santi, ha approvato una convenzione da sottoscrivere con Microcredito di Solidarietà Spa unitamente alla Provincia di Siena, finalizzata al sostegno di donne vittime di violenza, inserite in un percorso di fuoriuscita dalla violenza, e di studenti che appartengono a famiglie senza i mezzi sufficienti per garantire loro la possibilità di seguire le lezioni in didattica a distanza (Dad) o in didattica digitale integrata (Ddi).

A presentare l’iniziativa, dentro palazzo Berlinghieri, sono stati l’assessore alle pari opportunità del comune di Siena, Clio Biondi Santi, Vittorio Stelo, presidente di Microcredito di solidarietà ed il consigliere provinciale Giulia Periccioli, che peraltro è coordinatrice del tavolo provinciale contro la violenza sulle donne.

L’assessore Biondi Santi ha spiegato: “La convenzione vuole dare una mano, vista la situazione di difficoltà, a due categorie distinte di persone: alle donne vittime di violenza e quelle che stanno facendo un percorso di riabilitazione e che escono da questo percorso e, infine, ai ragazzi per consentire l’accesso a dei fondi per vivere normalmente”.

“A fare da tramite tra le istituzioni e i cittadini – dice invece Giulia Periccioli – saranno gli enti pubblici, con l’aiuto degli assistenti sociali e dei centri antiviolenza del territorio”. “La provincia, per dimostrare che crede in questo progetto – conclude Periccioli – e che vuole dargli subito delle gambe, ha deciso di predisporre un ulteriore fondo di garanzia di altri 5mila euro, per un totale di 10mila euro. Al momento l’idea è di stanziare ogni anno questa cifra, poi valuteremo se aumentare in corso”.

A chiudere gli interventi è stato Vittorio Stelo, presidente di Microcredito, che ha spiegato: “Con questa convenzione Microcredito vuole scendere in campo per sostenere due progetti importanti. La presenza di enti pubblici garantisce per il nostro lavoro, in aspetti non solo economici e sociali ma anche psicologici e di delicatezza”.

Emanuele Giorgi