Siccità, Acquedotto del Fiora avverte: “Necessario un cambiamento. La nostra task force già al lavoro”

“Noi vogliamo fare delle analisi sempre più attente su quanto sta accadendo. Ormai è chiaro che piove sempre meno e che quando succede, piove male. Per questo motivo, oltre i comportamenti virtuosi, dobbiamo chiederci come preservare le risorse idriche dato che pozzi e sorgenti non bastano più”. Così Piero Ferrari, amministratore delegato di Acquedotto del Fiora. Adf ha infatti convocato i media locali per fare il punto della situazione sulla disponibilità della risorsa idrica in provincia di Siena dato che la condizione climatica degli ultimi anni sembra star peggiorando la situazione.

Proprio a questo proposito, per garantire un monitoraggio stringente sul territorio, è stata annunciata l’istituzione di una task force dedicata, oltre a un’apposita area del sito www.fiora.it dove trovare aggiornamenti settimanali sulla situazione. AdF ha voluto quindi condividere riflessioni e linee di azione sul calo delle precipitazioni e sulle disponibilità idriche riscontrate nel corso degli ultimi mesi. Infatti, i dati pluviometrici, monitorati costantemente, indicano una calo significativo nelle precipitazioni rispetto agli anni passati. Inoltre, gli ultimi cinque mesi hanno presentato un afflusso meteorico, nel territorio gestito da AdF, inferiore del 35% rispetto a quello degli anni precedenti. Peraltro, la riduzione complessiva delle piogge si riflette sia sulle sorgenti locali, più superficiali e solitamente di minore portata ma che comunque spesso rappresentano l’unica risorsa idrica di piccoli centri abitati, ma anche sulle maggiori sorgenti, in particolare quelle del Monte Amiata. Quest’ultime, oltre a contribuire in maniera prevalente a soddisfare il fabbisogno di entrambe le province di Siena e Grosseto, evidenziano una riduzione esponenziale degli afflussi, con un decremento delle portate al momento senza evidenti segnali di stabilizzazione.
La tendenza degli ultimi anni a una riduzione complessiva degli afflussi in tutta la Toscana meridionale, accentuata dal grave deficit degli ultimi mesi, ha portato a un significativo calo delle portate, le cui conseguenze si potranno protrarre per molti mesi.

“La situazione attuale è delicata e potrebbe suscitare qualche preoccupazione, ma AdF già da tempo si prepara ad affrontarla – sottolinea l’amministratore delegato Piero Ferrari -. L’azienda c’è, le nostre donne e i nostri uomini stanno monitorando momento per momento tutte le infrastrutture del servizio idrico e sono pronti a mettere in campo ogni azione necessaria qualora si manifestino condizioni problematiche”.

Presente anche Roberto Renai, presidente di AdF che ha parlato così: “L’evidente e sistematica riduzione delle piogge, così come la modifica della loro distribuzione nel territorio, ci consegnano l’urgenza di una forte attenzione all’uso sostenibile della risorse. Questa conferenza stampa nasce con l’esigenza di condividere una responsabilità: la nostra è quella di lavorare al meglio nell’efficientamento della risorsa, quella dei cittadini del territorio è l’assumere comportamenti virtuosi e una grande attenzione nel corretto uso della risorsa”.

“Oggi stesso arriverà una lettera ai comuni dell’autorità idrica della regione Toscana – aggiunge Renai – che chiederà ai sindaci di fare un utilizzo corretto dell’acqua. Il sistema italiano è complesso, perché la divisione della responsabilità sulla falda sta in capo a diversi enti. Noi vigiliamo sull’acqua potabile. I Consorzi di bonifica gestiscono il 6% dell’acqua potabile sul territorio nazionale. In questa fase, bisognerebbe pensare di costituire un organismo centrale per contenere la risorsa”. “Un grosso problema – conclude il presidente – è che nel Pnrr non è prevista nessuna misura finanziata sui vasi idrici”.

E.G.