Senese in manette per ‘oro rosso’

Arrestato in flagranza di reato dai carabinieri di Poggibonsi un 62enne senese mentre asportava materiale in rame, considerato prezioso come l’oro e di qui definito ‘oro rosso’,  da uno stabilimento industriale di Monteriggioni.

La vicenda si è svolta nel comune di Monteriggioni, ove insiste uno stabilimento industriale per la produzione di apparecchiatura elettrica ed idromeccanica al momento non in attività poiché fallita da un paio di anni.

All’interno dell’impianto sono ancora presenti apparecchiature e linee di produzione e, tanto è bastato al ladro di “oro rosso” per decidere accedervi alla ricerca del prezioso materiale.

Il ladro ha fatto accesso all’interno dello stabilimento dopo aver forzato un cancello pensando di passare inosservato ma, ai militari dell’Arma impegnati nei servizi di controllo del territorio però, quel furgoncino lasciato defilato nei pressi dell’impianto non è passato inosservato ed hanno quindi deciso di fare un controllo.

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Quando i militari si sono avvicinati al mezzo hanno constatato che il veicolo aveva ancora il motore caldo ed era chiuso a chiave. Dopo i controlli del caso i Carabinieri hanno deciso di fare un verifica più approfondita, attesa la presenza di numerose attività produttive nelle vicinanze ed in considerazione che il veicolo risultava intestato ad un soggetto gravato da alcuni precedenti penali per reati contro il patrimonio.

Dopo una breve ricognizione, i militari dell’Arma si sono accorti di una porta di accesso forzata ed hanno quindi deciso di accedere all’interno dello stabilimento per un ulteriore controllo.

Torce in mano, i carabinieri si sono introdotti all’interno dello stabilimento in disuso sentendo degli strani rumori ed hanno quindi proceduto a qualificarsi intimando di uscire con le mani ben in vista.

All’intimazione dei Carabinieri è seguito un fragoroso rumore di oggetti che cadevano al suolo ed l’inconfondibile rumore di passi in fuga.

Sul posto è quindi stata fatta convergere una seconda pattuglia di rinforzo e si è proceduto quindi a controllare l’intero stabilimento .

Dopo una lunga ed attenta ricerca, nascosto in una botola sul pavimento, i militari hanno trovato R.B. arrestandolo in flagranza di reato per furto.

Nel giro all’interno dell’edificio infatti, i carabinieri avevano rinvenuto diversi attrezzi da scasso e numerose bobine di cavo rimosso dagli impianti dell’edificio, oltre ad altro materiale ferroso rimosso dai macchinari.

Il controllo eseguito sul furgone ha poi permesso di recuperare altro materiale ferroso asportato dagli impianti della fabbrica.

Condotto in caserma, il ladro si è giustificando dicendo che credeva che quel materiale sarebbe andato alla distruzione e non pensava di creare danno a nessuno essendo lo stabilimento in disuso.

Non è stato dello stesso parere il curatore fallimentare che, con i macchinari e l’immobile, ha il compito di ripianare le finanze per compensare i vari debitori della ditta.

Il ladro è stato quindi trattenuto presso le camere di sicurezza e poi portato davanti al giudice per l’udienza direttissima che ha convalidato l’arresto ed ha sottoposto l’uomo alla misura dell’obbligo di firma in Procura.