Sei Toscana: ecco le nuove misure di protezione per contrastare il Coronavirus

Anche la Sei Toscana, il gestore unico per la raccolta dei rifiuti, attua alcune misure di protezione per fronteggiare il Coronavirus, ce lo fa sapere attraverso una nota stampa. La società minimizzerà alcuni servizi, continuando a garantire i servizi essenziali come lo spazzamento meccanico, in modo da evitare qualsiasi problema igienico.

Le nuove norme intraprese da Sei Toscana partiranno da domani e si protrarranno fino al 25 marzo, in particolare:

” Disporrà la chiusura al pubblico di tutti i centri di raccolta e le stazioni ecologiche gestite direttamente da Sei Toscana (l’elenco di tutte le strutture è disponibile all’indirizzo www.seitoscana.it/centri-di-raccolta). Eventuali modifiche alle modalità di accesso alle strutture gestite dai Comuni saranno invece comunicate direttamente dalle Amministrazioni comunali. Per i rifiuti ingombranti resta al momento attivo il servizio di ritiro su prenotazione. La riduzione dei servizi dedicati alle attività di ristorazione, bar e similari. Per situazioni particolari, le specifiche attività/aziende che ne abbiano necessità potranno fare espressa richiesta all’azienda tramite numero verde 800127484, attivo dal lunedì al giovedì dalle 9 alle 13 e dalle 13:30 alle 17. Il venerdì dalle 9 alle 13.
L’ottimizzazione dei servizi di spazzamento e delle attività di pulizia di parchi/aree verdi e delle relative frequenze in funzione delle reali necessità, anche a favore di un potenziamento degli interventi di sanificazione ed igienizzazione sul territorio. A fronte di questi provvedimenti sarà attivo un servizio quotidiano e capillare di monitoraggio delle necessità del territorio servito per valutare ulteriori modifiche o diverse e ulteriori necessità.
Sei Toscana comunicherà tempestivamente ogni ulteriore variazione sui servizi attraverso i propri canali istituzionali (sito internet www.seitoscana.it e numero verde 800127484)”.

Le nuove disposizione sono state prese di comune accordo con tutti i 104 comuni della Toscana, anche la società ha l’obbligo di salvaguardare la salute dei suoi dipendenti.