Covid-19 e lavoro, Seggiani (Cgil): ” A Siena chieste oltre un milione e mezzo di ore di cassa integrazione”

“Chi deve lavorare si trova dentro le strutture sanitarie, nell’Rsa, nelle Rsd e nei supermercati. Queste persone devono lavorare in condizioni ottimali. Purtroppo non tutte le situazioni lavorative sono dotate di dispositivi di protezione adatti, questo è un aspetto poco accettabile”. La denuncia arriva dal segretario della Cgil Fabio Seggiani che ha inoltre aggiunto che ” molte aziende sindacalizzate ci stanno aiutando con i Dpi– continua-: sono le aziende della pelletteria e del tessile che danno il loro contributo nella fornitura di mascherine”. Seggiani ha annunciato inoltre che  al  sindacato sono arrivate “400 richieste di deroga. In provincia di Siena sono state chieste oltre un milione e mezzo di ore di Cassa Integrazione”.

Il discorso del segretario poi si è spostato anche sull’analisi del problema degli affitti a Siena, in seguito all’emergenza covid19 .”Stiamo cercando di aiutare gli studenti universitari, i dipendenti e i negozianti con una moratoria – fa sapere”. Positivo poi il parere sul lavoro della sanità pubblica in questi giorni, per Seggiani il grande lavoro svolto dagli operatori in questi giorni ci deve fare ricordare una cosa. “Bisogna fare si che il numero dei contagi non risalga – sottolinea-. Bisogna fare si che nelle strutture dove si opera in prima linea, il lavoro sia svolto nel massimo rispetto della sicurezza. In sanità si è tagliato troppo e male, questo ci insegnerà a conoscere cosa è davvero importante. Troppo poco Pil è investito in questo settore e il coronavirus non fa che confermarlo. La sanità pubblica, così come la ricerca, sono troppo importanti per questo paese“.

Il segretario della Cgil provinciale ha poi commentato le parole dell’ex-premier e leader di Italia Viva Matteo Renzi che qualche giorno fa in un’intervista all’Avvenire aveva detto di non poter “stare chiusi in casa per tutto questo tempo” chiedendo la riapertura delle attività produttive- lo stesso Renzi ha raddrizzato il tiro in una dichiarazione successiva al Corriere della Sera parlando di una riapertura ad aprile-. “Io credo che ripartire subito con le scuole e le fabbriche equivale a rifare prendere fuoco al contagio“, dice Seggiani che poi sulle misure del governo sostiene che queste sono indirizzate per “il più ampio margine di persone possibile. Ci sono tante criticità nel mondo di lavoro, basti pensare al lavoro nero-evidenzia Seggiani-. La situazione è molto dinamica e va affrontata passo dopo passo”.

Marco Crimi

Gennaro Groppa

Di seguito l’intervista completa