Scuole, domani la prima campanella: numeri, luci e ombre degli istituti di Siena

Come recuperare gli anni scolastici

“L’inizio di un nuovo anno scolastico è sempre carico di aspettative, speranze e voglia di fare. Ovviamente non ci accontentiamo solo dei buoni propositi, ma dobbiamo lavorare tutti insieme con determinazione, affinché anche quest’anno, come quello appena trascorso, sia positivo, proficuo e fecondo di continue nuove iniziative. Come sempre ci siamo detti, tutto questo sarà possibile solamente se ci sarà da parte di tutti la volontà di migliorarsi e di non accontentarsi mai. Alla fine la scuola, ad ogni  suo livello, ci insegna proprio questo: la lealtà, l’unità, la collaborazione e l’impegno.Durante il periodo estivo questa amministrazione, conscia del suo importante ruolo, ha operato affinché le scuole senesi potessero offrire i migliori servizi e le migliori iniziative.Auguro a tutti i bambini e ragazzi, alle loro famiglie, ai docenti e dirigenti, un buon inizio per il nuovo anno scolastico”. E’stato questo il messaggio che l’assessore Clio Biondi Snti ha mandato a i giovani di Siena per la riapertura delle scuole.

La prima campanella dell’anno domani suonerà per 35mila studenti. Oltre 4 mila cinquecento sono iscritti alla scuole d’infanzia, più di 10mila cinquecento frequentano le elementari, alle medie sono iscritti 7 mila alunni e sono superiori a 12 mila gli studenti delle superiori. Per quanto riguarda la suddivisione nel territorio, nel comune di Siena studiano oltre 11 mila studenti mentre i quasi 24mila restanti si distribuiscono negli altri istituti della provincia. Sono i dati dell’Ufficio provinciale scolastico che evidenziano una situazione non positiva per Siena: il numero degli iscritti è in continuo decremento, anche per colpa del calo demografico, e questo porta alle diminuzioni del numero delle classi( con il problema della nascita di classi pollaio) e alla perdita di posti di lavoro.

Il numero delle scuole in provincia è pari a 38 e 35 saranno i presidi in carica quest’anno. Per quanto riguarda i docenti, 341 sono i posti con assunzione a tempo indeterminato e 57 invece i posti necessari per il sostegno. Proprio la mancanza di insegnanti di sostegno è uno dei problemi per i plessi scolastici di Siena ed è stato fatto più volte notare dai sindacati senesi (link qui). Con l’apertura delle scuole molte polemiche sulle scuole senesi non si sono placate. La prima è quella che va ormai avanti da mesi sulla possibile statalizzazione delle scuole d’infanzia che ha visto un ritorno di fiamma proprio negli ultimi giorni (link qui). “Le scuole dell’infanzia a Siena rappresentano un’eccellenza nel panorama del sistema educativo, il cambiamento ipotizzato dal comune non ci rassicura e sono concreti i disagi per famiglie e bambini”. Questo ha scritto il comitato dei genitori senesi solo qualche giorno fa. Nello scorso consiglio comunale invece è stata presentata un’interrogazione dal gruppo Per Siena. Vanni Griccioli, Pierluigi Piccini e Massimo Mazzini hanno chiesto di considerare la mensa come parte integrante della didattica, riaffidando il servizio al personale comunale ed inoltre hanno chiesto l’abbandono dell’ipotesi di statalizzazione. “Ad oggi nessuna decisione è stata presa in merito a un’eventuale statalizzazione ed appaltare il servizio mensa non significa esternalizzarlo, perché la formula permette il controllo dell’Ente sul servizio”. Questa è stata la motivazione che ha portato la maggioranza a non accogliere l’atto del gruppo d’opposizione. Per il personale dei nidi e delle scuole d’infanzia comunali il comune ha di recente concluso una serie di giornate formative che hanno visto 90 persone tra insegnanti ed educatori partecipare al primo corso per Addetto alle attività alimentari semplici e il personale tecnico e ausiliario alla formazione per Operatore addetto alla produzione/somministrazione di alimenti senza glutine. “Questa amministrazione vuole investire fortemente sulla crescita in tutti i sensi di insegnanti, educatori e personale delle nostre scuole di formazione nel settore alimentare – ha commentato Clio Biondi Santi, assessore ai servizi all’Infanzia e Istruzione- . Si è trattato di due occasioni per approfondire tematiche importanti e fornire al nostro personale ulteriori informazioni utili a una corretta gestione degli alimenti nelle scuole. Un modo al tempo stesso anche per offrire ulteriori garanzie ai bambini e alla famiglie senesi”.

Sulla situazione dei lavori all’interno delle strutture occhi puntati sulla scuola Saffi. Sia all’interno della scuola, per quanto concerne la tinteggiatura delle aule e per la sostituzione dei corpi illuminanti, sia all’esterno, per il tetto, i lavori sono conclusi. Mercoledì 11 settembre poi , come ha annunciato l’assessore Biondi Santi in consiglio, c’è stato lo smontaggio dei ponteggi. Sempre parlando della situazione all’interno delle strutture scolastiche, nelle ultime ore è invece scoppiata una polemica sulla scuola Il Castagno. I bambini inizieranno l’anno scolastico in un edificio nella strada delle Tolfe, e saranno trasferiti nella struttura di San Miniato nella prima settimana di ottobre. Amministrazione comunale e l’opposizione si sono rimbalzate la colpa su questo ritardo. ” In merito alla scuola “il Castagno”, l’amministrazione comunale tiene a precisare che i problemi non sono nati adesso ma sono stati ereditati dalla precedente amministrazione e questa giunta se ne è subito fatta carico e sta lavorando con gli uffici preposti per poter risolvere questa ed altre questioni lasciate in eredità – questo si legge in una nota stampa -. L’emiciclo medesimo, come del resto piazza della Costituzione, sono opere che sono state realizzate in modo pessimo e che necessitano a distanza di così poco tempo di numerosi interventi”. Di seguito la risposta del consigliere Bruno Valentini: ” La nuova amministrazione comunale è in ritardo su quasi tutti i progetti ereditati da quella precedente – spiega in un comunicato-. E quando i cittadini protestano od i servizi non funzionano, invece di scusarsi l’unica risposta che sanno dare è quella di dare la colpa a chi c’era prima. Questo è il caso, ad esempio, della ristrutturazione della scuola Il Castagno. A febbraio 2018 il Comune annunciò con soddisfazione di aver trovato i 600mila euro necessari per la messa a norma[… ]Si trattava, dunque, di progettare l’investimento entro il 2018, in modo da fare la gara ad inizio 2019 e tentare la ristrutturazione entro quest’anno, mentre nel frattempo sarebbe stata pronta una soluzione transitoria nei locali recuperati alla Pascoli, assicurando il servizio di trasporto per i bambini. L’opera, infatti, è presente nel Piano delle Opere Pubbliche e quindi non si tratta di un progetto dimenticato, bensì inserito nella ordinaria programmazione. Invece di perdere tempo nel giochino della colpa altrui, datevi da fare per essere all’altezza dei bisogni della nostra città! “.