Scuole dell’infanzia, Benini attacca: “Berni ha appaltato i servizi”. La replica: “Assessore ha le idee confuse”

Il botta e risposta continua e non si ferma il battibecco tra il sindaco del Comune della Val d’Arbia Gabriele Berni e l’assessore all’infanzia del Capoluogo Paolo Benini.

Ieri era arrivata la risposta di Benini alle parole di Berni scandite durante l’inaugurazione di un asilo a Ponte a Tressa (link qui). Il titolare della delega all’istruzione, riprendendo un nostro articolo, sui social aveva chiesto al “Nelson Mandela de noaltri” (così aveva definito Berni) se ricordasse “di aver dato in appalto una scuola a Monteroni alla stessa cooperativa che ha preso in appalto le Biciancole a Siena??”

Affermazioni quelle di Benini che per Berni denotano un’ “evidente confusione delle idee spero frutto di una carenza di informazioni”. Poi il sindaco entra nel dettaglio della questione: “Il servizio dell’asilo nido a cui si riferisce l’assessore è da sempre, più di 20 anni, stato gestito da una cooperativa attraverso un appalto di gestione come da normativa di riferimento e non è stato sottoposto a nessun cambiamento nella gestione se non quello derivante dalla procedura ad evidenza pubblica”.

Si passa poi alla nuova scuola di Ponte a Tressa che “è organizzata direttamente dalla nostra amministrazione con le educatrici che sono dipendenti del nostro Comune, è così adesso, lo era prima e non abbiamo intenzione di cambiare questa modalità di organizzazione neppure nel futuro domani e quindi questo servizio comunale non ha visto nessuna variazione nel tempo”.

“Per ulteriore chiarezza non abbiamo fatto e non abbiamo intenzione di fare nessuna esternalizzazione o destrutturazione dei servizi comunali esistenti”, aggiunge Berni che conclude il suo intervento invitando Benini “a visitare la nuova scuola dell’infanzia, oltre che da noi sarà accolto dalle educatrici che sono dipendenti comunali e che sono state interessate da un unico spostamento ovvero quello dal vecchio al nuovo edificio e non da un servizio ad un altro. La stanza per l’incontro potrebbe essere la nuova stanza della biblioteca così che ognuno possa scegliere le letture che preferisce o lasciarsi consigliare”.