Scuole, Cgil Siena: “Gestione delle pratiche pensionistiche, si segua esempio di Firenze”

“Sconcerto” è quanto esprime la Flc Cgil di Siena dopo avere appreso della decisione irremovibile della dirigente dell’Ufficio Scolastico Provinciale di Siena, Annarita Lina Marzullo, di delegare le segreterie scolastiche alla lavorazione delle pratiche pensionistiche del personale che andrà in quiescenza dal 1° Settembre 2021.

“La lavorazione delle pratiche pensionistiche richiede l’inserimento di dati in un applicativo dell’INPS, Nuova Passweb, molto complesso, per il cui utilizzo le scuole sono state coinvolte in un percorso di formazione soltanto nel mese di Gennaio, quando la scadenza per l’inserimento delle posizioni relative ai pensionandi è stata fissata al 5 di Febbraio” – sottolinea Anna Cassanelli, Segretaria Generale della FLC-CGIL di Siena”.

“Non era questo l’anno scolastico in cui attribuire alle Segreterie scolastiche quest’onere, mettendo a rischio l’erogazione della pensione per chi cesserà il servizio dal 1° Settembre 2021” – aggiunge Cassanelli – “La stessa circolare del Ministero dell’Istruzione, datata 13 novembre 2020, riconosce, proprio in ragione della situazione emergenziale in atto, evidenziata anche dai sindacati durante l’incontro avuto con la dott.ssa Marzullo il 18 gennaio, la possibilità per l’ufficio scolastico provinciale di limitarsi ad aggiornare i dati sul sistema SIDI, sistema che USP e Scuole conoscono bene, in modo da consentire alle sedi INPS di utilizzare le informazioni per certificare il diritto a pensione ed erogare le pensioni senza ritardi. Alla luce di questa circolare, risulta incomprensibile e miope la scelta della Dirigente dell’USP di Siena. Anche l’USP di Firenze ha operato nella direzione indicata dalla circolare”.

“Chiediamo con forza alla dott.ssa Marzullo di tornare indietro sui suoi passi” – conclude la sindacalista della FLC-CGIL – “perché la maggior parte delle Segreterie scolastiche della provincia, già in ginocchio da anni per carenza di personale, vivono un momento di difficoltà aggravato dall’emergenza sanitaria in atto e non possono materialmente farsi carico di pratiche così delicate e complesse come le pratiche pensionistiche”.