Scotte, pronto soccorso in tilt e ambulanze in attesa: “170 accessi al giorno, l’Asl aumenti le cure intermedie”

“Ho chiesto all’Asl di incrementare i posti letto nelle cure intermedie. E rinnoverò questa richiesta al dottor d’Urso. Ci sono degenti, che stazionano nei posti di osservazione breve, che dovrebbero ricevere un’assistenza più idonea nei posti di cure intermedie. So però che l’Asl è già a lavoro con i Comuni”

Così Antonio Barretta è tornato a chiedere una mano all’azienda sanitaria per gestire la difficile situazione vissuta al pronto soccorso nelle Scotte dove gli accessi giornalieri sono 170, un livello che non si vedeva dal pre-covid.

“Ospitiamo anche pazienti ultraottantenni che sono cronici e che dovrebbero essere ospitati in altre luoghi. Si rivolgono invece al pronto soccorso che li assiste, però poi questo viene occupato ed è chiaro che possono formarsi carenze e disservizi”, aggiunge Barretta.

Quanto detto serve a dare una spiegazione alla pubblicazione sui social di un video che è diventato virale e che riprende alcune ambulanze in attesa, insieme ai pazienti, fuori dal pronto soccorso. “Con il mondo del volontariato comunque abbiamo cercato di fare una pianificazione per migliorare il servizio del nostro ‘portone’ del policlinico”, assicura il dg.

Perché le ambulanze erano in attesa? Per ricevere in pronto soccorso servono posti, ma la situazione attuale è, come dice Barretta, eccezionale: l’ospedale cerca di liberare i posti dimettendo i pazienti o ricoverandoli, però deve affrontare, appunto, il gran numero di accessi giornalieri.

E rispetto al 2019 la differenza  è che “almeno 10-15 pazienti hanno sintomi influenzali per cui va seguita la procedura dei tamponi e dell’isolamenti covid. Questo richiede tempo e personale. Ecco perché la permanenza di chi entra in pronto soccorso è più lunga”, precisa Barretta.

Un’ altra criticità è poi quella dei ricoverati covid: vengono occupati posti letto che sono così giocoforza sottratti ad altre specialità dell’Aou senese. “In parte i posti letto sono stati tolti a Medicina, dove venivano posizionati i pazienti del pronto soccorso”. Conclude Barretta: “Mi permetto di suggerire di guardare il nostro sito: li comunque si può vedere quanti sono i presenti in pronto soccorso. Questo lo consiglio a chi non ha codici di salute gravi, ma gestibili”.

Katiuscia Vaselli

I VIDEO