Santa Maria della Scala, Opera Laboratori chiede proroga sulla gestione dei servizi

Bastano i numeri a parlare e basta riportare l’ultimo articolo in ordine di tempo che Siena News ha pubblicato e potete rileggere qui: se c’è una realtà che funziona, al netto delle chiusure determinate dall’emergenza sanitaria, questa è Opera Laboratori, azienda leader a livello nazionale nel settore del turismo e dell’arte e che, per fortuna, oseremmo dire, è presente sul nostro territorio da diversi anni. Questa presenza ha determinato – anche in questo caso lo dicono i numeri e non certo noi, cui compete raccontare la verità e i fatti e non le fantasie  – dei risultati in termini economici che sono sotto gli occhi di tutti, che raccontano di oltre cento famiglie senesi che vivono grazie a questo lavoro, che parlano di utili e di vantaggi ma anche di visibilità.

Ci perdonerete la premessa, che apre alla notizia di oggi: Opera Laboratori ha presentato al Comune di Siena l’istanza di rinnovo del contratto in relazione all’affidamento dei servizi del complesso museale del Santa Maria della Scala, come previsto dall’articolo 2 del capitolato che offre la possibilità di proseguire per un ulteriore quinquennio l’attività di gestione intrapresa dall’ATI che ha in Opera Laboratori la capogruppo. La scadenza della convenzione è prevista per il novembre del 2021.

I servizi sono quelli di sorveglianza, biglietteria, portineria, servizi didattici e bibliotecari, servizi di promozione e comunicazione organizzazione mostre, eventi e visite guidate, gestione ostello, caffetteria, informazione ed accoglienza turistica, vendita di servizi/prodotti turistici e bookshop

L‘auspicio del presidente di Opera Laboratori Beppe Costa (forte dei numeri che ha fatto l’azienda nonostante il coronavirus) è che l’amministrazione comunale “Possa cogliere questa opportunità sia in termini occupazionali – afferma-, al fine di mantenere i posti di lavoro dei dipendenti senesi che operano con riscontrata professionalità all’interno del Santa Maria della Scala e che ringrazio per il loro lavoro sia per continuare e intensificare con il Comune di Siena l’azione di valorizzazione e promozione del Complesso, mettendo a disposizione tutte le nostre competenze. La volontà di sapere se la richiesta di rinnovo verrà accolta nasce oggi dall’esigenza di pianificare gli investimenti per il prossimo quinquennio, vista l’incertezza di questo periodo”.

L’incognita rimane quell’atto di giunta di marzo 2020 in cui era scritto : “ritenuto di provvedere in merito rinnovando la convenzione per la gestione della biglietteria centralizzata fino al 9 novembre 2021, dando atto, fino da ora, che il comune di Siena non intende rinnovare il contratto con Opera SpA e che pertanto lo stesso si intende concluso al 9 novembre 2021″. Al tempo queste parole erano suonate  come un avviso di sfratto, ma la questione venne sopita e poi sepolta dall’emergenza pandemica che stava esplodendo proprio in quei giorni. Ci auguriamo vivamente che si sia trattato di una svista perché il termine della cassa integrazione è vicino e ci sarà anche da dare spiegazioni ai tantissimi che rimarranno senza lavoro, sui motivi che hanno portato a una decisione tanto scellerata. Interessi politici, sicuramente. Che non sono gli interessi della città e, fosse solo per questo, sono sbagliati.

Opera Laboratori, come aveva specificato lo stesso Beppe Costa qualche giorno fa dopo una conferenza(link qui), ricorda nuovamente di avere adempiuto ai propri doveri. La società “ha dato impulso a una serie di azioni concordate con l’amministrazione comunale, volte a presentare il Santa Maria della Scala come uno spazio aperto alle esigenze del pubblico- si legge nel comunicato-, luogo di incontro e condivisione di idee, centro culturale di produzione e ricerca innovativo e contemporaneo”.

Opera ha citato le moderne tecnologie messe a disposizione del Complesso. “per la gestione di ingressi, prenotazioni, lettura codice a barre, biglietti digitali, tornelli con controllo accessi per garantire i più alti standard qualitativi in ambito museale- prosegue il testo della nota-. La biglietteria elettronica è connessa con un ufficio prenotazioni e visite guidate presso la sede di Siena di via delle Cerchia, collegato con tour operator e agenzie italiane e straniere”.

L’offerta didattica “è stata diversificata a seconda delle tipologie di utenti ed è svolta da personale qualificato e appositamente formato per la conduzione di percorsi formativi, laboratori e per la realizzazione di materiali specifici di supporto all’attività. Gli operatori sono in grado di svolgere le attività didattiche anche nelle lingue straniere più richieste”, si legge ancora. Nella libreria “è disponibile una selezione vasta ed eterogenea di pubblicazioni, guide e approfondimenti inerenti il Complesso Museale, la città di Siena, il territorio toscano e la Via Francigena- continua il comunicato-. L’offerta tematica spazia da testi di carattere divulgativo, riviste d’arte, riviste specializzate, pubblicazioni fotografiche, cataloghi di mostre, importanti monografie e studi a carattere scientifico, anche nelle principali lingue straniere. Sono state individuate specifiche linee di merchandising ispirate a un progetto grafico unitario e altamente coordinato al museo ed alle opere d’arte in esso custodite”.

La volontà di trasformare il Santa Maria in un centro culturale innovativo ha spinto l’ATI a organizzare mostre, eventi e laboratori ispirati all’ibridazione dei saperi e delle arti. Dal marzo 2017 Opera ha presentato la rassegna SMS Live – percorsi artistici fuori orario, basata su un calendario di appuntamenti serali in programma nei mesi di marzo, aprile e maggio – fanno sapere dalla società-. Nell’aprile 2018 è stato inaugurato il nuovo allestimento del Tesoro all’interno della Sagrestia Vecchia, che ricontestualizza nell’ambiente che più a lungo li ha ospitati i reliquiari, le reliquie e l’Arliquiera dipinta dal Vecchietta- sottolineano-. È stato poi allestito l’ostello, capace di offrire agli ospiti tutti i servizi essenziali nel pieno rispetto degli standard di sicurezza previsti dalla legge e in armonia con l’architettura degli ambienti, mentre presso il punto informativo è stata valorizzata l’offerta culturale del Santa Maria della Scala integrata, oltre a quella della città e del suo territorio.

E ancora “il piano di marketing territoriale e le strategie di comunicazione messe a punto, inoltre, hanno permesso la costruzione di un’offerta integrata dei siti museali di Piazza Duomo, attraverso un’unica struttura di accoglienza, informazione e biglietteria”, concludono da Opera Laboratori.