Al Santa Maria della Scala la musica si scolpisce: l’arte diventa suono

Un”centro di produzione culturale”, che interagisce con varie strutture e istituzioni. Punta a essere anche questo il complesso museale del Santa Maria della Scala, un luogo dove l’arte viene vissuta sotto ogni aspetto, non solamente quello visivo, ma anche quello creativo dove, ad essere protagonista, è la contaminazione culturale.Da questa idea e da questo obiettivo nascono progetti come “Musica scolpita”, un’iniziativa che apre un dialogo tra il patrimonio fotografico conservato nella fototeca Giuliano Briganti e il lavoro di alcuni artisti emergenti senesi, gli allievi della classe VC Sez. Arti Figurative Tridimensionali del Liceo Artistico, seguiti dai docenti Veronica Finucci e Andrea Fagioli.

I soggetti principali delle fotografie esaminate, sono opere pittoriche di Evaristo Baschenis, Bartolomeo Bettera, Cristoforo Munari, che raffigurano la natura morta attraverso gli strumenti musicali. Da queste opere d’arte è partito l’input per indagare un periodo artistico e per esplorare le tante possibilità di tradurre in volumi, come ha detto Veronica Finucci, le impressioni che l’arte dei suoni produce sui nostri sensi . La personalità di ognuno degli allievi ha dato origine a interpretazioni proprie dalle quali sono emersi venti “movimenti” che dialogano, oscillano, si fanno suono e materia. Accostare la musica alla scultura rappresenta sempre una sfida perchè la prima è vibrazione e la seconda è materia e tridimensionalità ed entrambe hanno la caratteristica di espandersi nello spazio.La mostra sarà visitabile dal 27 maggio al 29 agosto negli orari di apertura al pubblico della biblioteca e fototeca Giuliano Briganti, il lunedì ed il mercoledì dalle 10 alle 13, il martedì ed il giovedì dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 17 . La mostra verrà inaugurata il 23 maggio alle 18.