Sanità, Cobas Siena: “La politica ridia dignità agli operatori del settore”

“Ridare alla collettività quella sanità che risultava tra le migliori al mondo e di ridare dignità ed orgoglio ai lavori sanitari con uno stipendio pari alla media degli operatori sanitari come quelli della Francia, Svizzera, Germania, Austria”.

Questo l’appello dei Cobas di Siena fatto a quei partiti e politici “a cui sta a cuore il sistema sanitario nazionale”. Tre le richieste che vengono fatte nello specifico dall’organizzazione: ritorno ad un rapporto tra operatore e paziente di 1 a 6 a differenza del rapporto attuale da 1 a 10; pensione per gli operatori sanitari come per i lavoratori delle forze armate e non dai 65 anni fino a 70 anni; salari adeguati

Dal sindacato, in una lunga nota per la stampa, si attacca le riforme compiute negli ultimi anni che, viene spiegato, hanno causato un aumento della malasanità. “Gli operatori sanitari sono bastonati negli ultimi 6 anni, senza considerare che già i precedenti 9 anni avevano visto il congelamento del blocco del rinnovo dei contratti e delle cosiddette fasce, l’aumento degli ultimi due rinnovi ammonta a 110/130 euro lordi: “una miseria””, rilevano dai Cobas di Siena.

Il dito viene anche puntato contro gli altri sindacati che “anziché di lottare contro questo scempio nei confronti di infermieri, Oss, fisioterapisti, etc, hanno anche la faccia tosta di esultare-continuano dai Cobas-. Cosa ci sarebbe da esultare non si capisce, visto il contesto attuale con il caro vita al galoppo, con aumenti di beni di prima necessità del 25%, con l’eccezionale aumento di energia elettrica, gas, benzina”.