Robur, è il giorno di Pasquale Padalino: “Dobbiamo dimostrare di essere all’altezza di Siena”

“Siamo qui per metterci tutti in discussione e dimostrare che siamo all’altezza di una piazza come questa”. Sono queste le prime parole di Pasquale Padalino da allenatore della Robur Siena 1904. “Vengo da una stagione – aggiunge il tecnico – vissuta a Castellammare di Stabia in cui abbiamo puntato su un lavoro quotidiano e che alla fine ci ha portato tante soddisfazioni”. “In questo mestiere – continua – il coraggio è fondamentale, ma non stiamo parlando di una situazione disperata o disastrosa, ma questa è una squadra che ha calciatori importanti”.

Sul mercato che si prospetta l’allenatore bianconero dice: “Con la società abbiamo deciso di prendere tempo per poter fare una valutazione più approfondita e capire quale può essere il valore di questa rosa. Voglio capire se ci sono gli interpreti giusti per poter portare avanti una idea di calcio che ci possa soddisfare e portare risultati. All’interno della rosa ci sono giocatori diversi e che soddisfano le mie esigenze ma nel momento in cui ci sarà una conoscenza più approfondita discuterò con la società e studieremo le soluzioni migliori per tutti”. “Sicuramente ci saranno – prosegue – giocatori che chiederanno la cessione, 30 giocatori sono tanti, e noi dovremo essere bravi a muoverci”.

Il mister del Siena parla anche del futuro dei più esperti del gruppo, come Varela, Terzi, Guberti, Lanni e Paloschi: “Loro hanno una storia importante alle spalle, e da loro mi aspetto un contributo caratteriale proprio in virtù delle esperienze che hanno già avuto modo di fare. Ci aspettiamo che i giovani, dal canto loro, rispondano con entusiasmo per spingere chi ha qualche anno in più”. “Questa finestra di mercato – conclude – distrae tutti i giocatori, e ogni valutazione ulteriore andrà fatta anche alla luce di richieste che oggi noi non conosciamo”.

A introdurre l’allenatore era stato il nuovo direttore generale, Marco Trabucchi, che ha voluto dire: “Visto che ho capito che la moda è quella di criticare la società per assenza di programmazione a lungo termine, voglio ribadire che il club è qui per portare avanti un discorso serio su stadio, settore giovanile e tutte le componenti che sono discusse con un progetto a lungo termine”.

Emanuele Giorgi