Rivenditore ambulante di cibo non si cura dell’igiene, intervengono i Nas

Sospesa l’autorizzazione all’esercizio ambulante.

Nel corso di un controllo compiuto alle terme di Petriolo sui furgoni adibiti a rivendita di alimenti e compiuto dai carabinieri del NAS di Firenze, congiuntamente coi colleghi della stazione di Monticiano, che avevano richiesto il servizio in quell’area notoriamente molto sensibile sotto il profilo della sicurezza pubblica, sono emerse importanti irregolarità ed aspetti sicuramente rilevanti per quanto attiene alla sicurezza alimentare di chi si fosse rivolto ad un’esercizio pubblico ambulante.

Da un’accurata verifica compiuta sul posto sono emerse pessime condizioni igienico strutturali e sporcizia diffusa nel vano di carico di un furgone, promiscuità confusa fra il materiale utilizzato per l’allestimento dell’autocarro adibito a rivendita di panini e gastronomia e le derrate alimentari utilizzate. In particolare poi non era garantita continuità alla catena del freddo, per l’assenza di un idoneo impianto per mantenere e controllare le temperature degli alimenti, limite gravissimo particolarmente nel periodo estivo per quanto attiene agli alimenti che debbano essere refrigerati. In tali condizioni si poteva configurare e si è configurato un reato di pericolo: la detenzione di alimenti in cattivo stato di conservazione, tali potenzialmente da poter cagionare una tossinfezione alimentare.

Altro aspetto essenziale rilevato è stato quello dell’assenza totale di un piano di autocontrollo, come impone la legislazione in materia alimentare. Insomma chi si cimenta nella ristorazione a tutti i livelli, deve individuare e gestire i rischi che possono essere i più disparati, anche in relazione alle dimensioni dell’impresa. Tali previsioni e i correttivi adottati debbono essere cristallizzati in un documento immediatamente disponibile per gli organi di controllo. L’assenza di tale piano HACCP comporta una sanzione amministrativa pecuniaria di 2000 euro, contestata all’interessato dai carabinieri del NAS.

Infine l’ASL di Firenze, che ha ricevuto il rapporto dei NAS, ha sospeso l’autorizzazione all’esercizio ambulante della somministrazioni di alimenti per il titolare del furgone che potrà riprendere la propria attività solo dopo avere risolto i problemi riscontrati e a seguito di una nuova autorizzazione della stessa ASL. Così quel ristoratore improvvido dovrà affrontare un procedimento penale, uno amministrativo e dovrà riconquistare l’autorizzazione all’esercizio. Inutile dire che gli alimenti rinvenuti sono stati sequestrati.