Ripartono i corsi di autodifesa per donne organizzati dal Comune con il Cus

Prosegue l’azione di sensibilizzazione e comunicazione in difesa delle donne e contro la violenza di genere da parte dell’amministrazione comunale. A seguito dell’adesione al Manifesto #indifesa: per un’Italia a misura delle bambine e delle ragazze , proposto dalla ong Terre des hommes, è stata inserita nel Dup 2021-2023 la linea d’azione “Contrasto della violenza sulle donne, sulle ragazze e sulle bambine” all’interno dell’obiettivo strategico “Pari opportunità per tutti”, linea d’azione da realizzare con l’obiettivo operativo “Organizzazione di corso di auto-difesa rivolto alle donne che risiedono, lavorano o studiano a Siena” negli anni 2020, 2021 e 2022.

Purtroppo a causa delle misure di contenimento della pandemia Covid 19, non è stato possibile tenere i corsi lo scorso anno, benché la giunta avesse già deliberato di organizzarli, e il loro inizio è stato posticipato all’autunno 2021.

I corsi saranno organizzati in collaborazione con l’asd Cus Siena che li realizzerà in sinergia con il locale centro anti-violenza cioè l’associazione Donna chiama Donna di Siena. Le lezioni sono strutturate in modo da offrire alle donne frequentanti nozioni e strumenti utili a far crescere conoscenze e autostima (consapevolezza fisica, psicologica e giuridica), oltre alla capacità di reazione, pur senza istigare alla violenza.

Vengono realizzati da istruttori del Cus esperti del Metodo globale di autodifesa (MGA): questo metodo utilizza specifiche tecniche di difesa, acquisendole da varie discipline di arti marziali (selezionate proprio perché utilizzabili da chiunque, indipendentemente dal genere o dalla forza fisica del praticante) e combinandole con insegnamenti in ambito giuridico e psicologico. Insieme agli istruttori Cus il personale è costituito da anche da psicologi e giuristi espressamente formatisi sulla tematica del contrasto della violenza sulle donne all’interno del Cav.

I corsi si terranno al Palajudo del Cus in via Aldo Moro 1 a San Miniato e saranno due, uno di primo livello e l’altro di secondo livello, per un totale di 45 ore, articolati in due incontri settimanali il martedì e il giovedì dalle ore 21 a partire dal 2 novembre.

È possibile avere maggiori informazioni e iscriversi ai corsi telefonando al numero 3347781450 oppure scrivendo una mail all’indirizzo gianna@cussiena.it.

I corsi costituiscono l’inizio di un programma più ampio di azione di contrasto della violenza sulle donne che verrà dettagliato prossimamente per celebrare la giornata Internazionale contro la violenza sulle donne.

“Con piacere presentiamo oggi la ripartenza dei corsi di autodifesa interrotti a causa del Covid – spiega l’assessore alle pari opportunità Clio Biondi Santi. – Il fenomeno della violenza domestica, sempre più presente nelle cronache cittadine, deve essere affrontato ora più che mai dalle amministrazioni locali come un’urgenza. Grazie alle associazioni anti violenza presenti sul territorio e con le quali collaboriamo siamo in grado di fornire un supporto fisico e psicologico h24. Speriamo di estendere questo progetto anche ai ragazzi più giovani perché è con che dobbiamo insistere sul concetto dell’anti-violenza . Rendere il cittadino più giovane consapevole della problematica magari anche riprendendo una serie di iniziative da svolgere coinvolgendo le scuole sarà uno dei nostri progetti per il 2022”.

“Come associazione abbiamo partecipato l’anno scorso e la cosa positiva che abbiamo notato è che alcune donne che sono state seguite al nostro centro hanno poi partecipato al corso di auto difesa – spiega Claudia Bini dell’associazione Donna chiama donna di Siena. – C’è stato dunque un dialogo che ha funzionato e che vogliamo assolutamente portare avanti, quest’anno il Cus Siena ci ha voluto come partner già dalla fase di progettazione”.

“Quello che sarà insegnato alle donne che parteciperanno ai corsi non è solo difendersi fisicamente – aggiunge Federico Muzzi, dirigente della sezione judo del Cus Siena. – Spesso per tutelarsi serve anche capire quali siano le maggiori situazioni di rischio e di conseguenza evitarle. La parte pratica si concentrerà sulle tecniche del Ju Jitsu, per dare possibilità alle donne di imparare l’allontanamento fisico da una potenziale violenza. Quello che mi preme sottolineare è che una volta intrapreso il percorso ogni donna dovrebbe trovare la forza di continuare, e magari seguire un corso ogni anno”.