Riapertura scuola, opinioni diverse tra i presidi: “La dad deve essere l’ultima ratio”

All’istituto Agrario le lezioni, in presenza, hanno ripreso il via questa mattina dopo l’interruzione per le festività natalizie. I presidi italiani sono in questo momento divisi tra chi avrebbe preferito riprendere l’attività scolastica in dad, quindi con la didattica a distanza, per due settimane e chi invece cerca comunque di far tornare insegnanti e studenti nelle classi.

Ovviamente, anche all’interno degli istituti, ogni situazione fa storia a sé. Ben 2 mila presidi in tutta Italia hanno firmato un appello al premier Mario Draghi, chiedendo la possibilità di fare lezioni digitali per 15 giorni. Tra i firmatari c’è anche Luca Guerranti, preside degli istituti Caselli, Marconi e Monna Agnese nonché referente provinciale dell’Associazione nazionale presidi.

“Io non ho firmato l’appello – dice Nadia Riguccini, preside dell’istituto Agrario. – La situazione è complicata e capisco che comunque non sia semplice schierarsi da una parte o dall’altra. Fortunatamente all’istituto Agrario siamo riusciti a ripartire questa mattina con le lezioni in presenza. Ci mancano alcuni docenti e membri del personale scolastico, ma riusciamo comunque a garantire il servizio. Naturalmente mancano anche alcuni studenti, che sono impossibilitati a venire a scuola. Credo che fare lezione in presenza sia sempre meglio rispetto alla dad, che deve essere l’estrema ratio. Tuttavia comprendo che i colleghi che dirigono plessi scolastici più numerosi possano trovarsi ad affrontare problematiche maggiori rispetto a quelle che ho trovato io”.

Ancora la preside Riguccini: “Come vediamo e sappiamo, comunque, la situazione può evolvere e mutare da un giorno all’altro. Oggi siamo in grado di garantire il servizio, ma non sappiamo quello che potrà accadere domani. Si ragiona giorno per giorno quando si vive uno scenario come l’attuale. Il rischio di veder crescere il numero dei contagi c’è, anche se credo che a scuola sia inferiore rispetto ad altri contesti”.
Nadia Riguccini è preside di altre due scuole nella provincia senese: l’istituto per i servizi alberghieri e l’ospitalità di Colle Val d’Elsa e il professionale per l’agricoltura di Montalcino. Ma sia nella città valdelsana che in quella del Brunello ordinanze dei sindaci hanno imposto la chiusura momentanea delle scuole, l’attività in entrambi gli istituti riprenderà da lunedì.

Prima campanella del 2022 anche al Sarrocchi. Istituto e Liceo hanno riaperto le proprie aule  mentre il dirigente scolastico Stefano Pacini tiene un atteggiamento di prudenza in modo da limitare la diffusione del contagio. “Guardiamo avanti”, è la filosofia di Pacini che si smarca dalle polemiche che coinvolgono il ministro dell’Istruzione Bianchi e l’associazione nazionale dei presidi sempre più in pressing per un  ritornare momentaneamente alla Dad. “Possiamo fare teorie sul ciò che sarebbe meglio da farsi, noi però rimaniamo agli ordini e proseguiamo nel nostro lavoro”, aggiunge.  Al Sarrocchi “siamo in grado di garantire la presenza, anche se abbiamo molti studenti che sono stati contagiati- spiega-. Il tracciamento dell’Asl è completamente saltato, i provvedimenti quindi non arrivano e ci sono difficoltà”.

Gennaro Groppa

Marco Crimi