Coronavirus, la Regione: “Nessun nuovo caso dopo il passaggio dei turisti di Taiwan”

Alla scadenza del periodo di incubazione la Regione ha fatto sapere che non ci sono nuovi casi di contagio. Si è radunata oggi la task force regionale sul nuovo Coronavirus 2019-nCoV, istituita per gestire e far fronte all’emergenza e mettere a punto tutte le procedure e le misure necessarie in questo periodo, in cui peraltro, va sottolineato, il virus non circola in Toscana né sull’intero territorio nazionale. Quattro sono stati gli argomenti discussi al tavolo. I turisti di Taiwan: “I quattro turisti di Taiwan (due genitori e due figli), che sono risultati positivi al virus una volta rientrati in patria (in un primo tempo solo i genitori, poi anche i due figli), sono stati in Toscana (Firenze, Siena e Pisa) dal 26 al 29 gennaio- viene spiegato in una nota-. Il personale dell’albergo di Firenze in cui hanno soggiornato ha riferito al personale sanitario della Asl Toscana centro, che ha eseguito i controlli successivi, che i turisti indossavano le mascherine di protezione. Ci si sta avvicinando alla scadenza dei 14 giorni (tempo attualmente fissato di incubazione massimo) e finora non è stato registrato nessun caso in Toscana”.

Sul Materiale di protezione la Regione fa sapere che Estar ha informato che dall’inizio dell’anno sono state distribuite alle aziende sanitarie 35mila mascherine (13mila soltanto dal 26 gennaio al 7 febbraio). Per quanto riguarda i Controlli negli aeroporti
“Da ieri – continua il conunicato- domenica 9 febbraio, i controlli negli aeroporti di Firenze e Pisa, che erano limitati ai passeggeri in arrivo dai voli internazionali, sono stati estesi anche a quelli in arrivo da Roma. Da domani, martedì 11, i controlli verranno fatti anche nell’aeroporto di Grosseto”. Sui laboratori di virologia da domani, martedì 11 febbraio, oltre al laboratorio di virologia della Aou senese, sono attivi anche quelli delle Aou di Careggi e Pisa.

La circolare ministeriale per le scuole, dalla scuola dell’infanzia alle superiori. “Sabato 8 febbraio il Ministero della salute ha inviato una circolare con le indicazioni per la gestione degli studenti di ritorno dalle aree a rischio della Cina. La circolare dà disposizioni ai dirigenti scolastici di segnalare al Dipartimento di prevenzione della Asl di competenza la presenza di alunni rientrati o in fase di rientro dalle aree della Cina interessate dall’epidemia. In questi caso, il Dipartimento di prevenzione dovrà mettere in atto, unitamente con la famiglia, una sorveglianza attiva quotidiana – prosegue la nota-, per la valutazione di eventuale febbre o altri sintomi, nei 14 giorni successivi all’uscita dalle aree a rischio. In presenza dei sintomi di cui alla definizione di caso da parte dell’Oms, viene avviato il percorso sanitario previsto per i casi sospetti. In tutti i casi, il Dipartimento di prevenzione propone e favorisce l’adozione della permanenza volontaria, fiduciaria, a domicilio, fino al completamento dei 14 giorni, misura che pera ltro risulta attuata volontariamente da molti cittadini provenienti da queste aree”.