Quattro parole per un Palio: Ignoto

Il viaggio verso la risoluzione della carriera, che esploderà con il nome del vincitore, è sempre un itinerario nell’ignoto. Hai voglia a fare pronostici, hai voglia ad avere favoriti per mille ragioni, c’è sempre un dubbio che spesso si risolve con una sorpresa, un nome che spunta dal mazzo delle carte del fato.

Ma la Festa senese mostra di essere davvero controcorrente, in un modo così razionale e banalmente prevedibile. Oggi siamo sempre impauriti dall’ignoto, da tutto ciò che esula dal nostro piccolo mondo dove tutto sembra scritto.  Qui invece ci teniamo stretto, senza mai rinnegarlo, tutto ciò che sfugge da ogni possibile previsione.

Ci sono delle parole scritte da Gabriele D’Annunzio che sembrano scolpite per il Palio: “Non temere! Accogli l’ignoto e l’impreveduto e quanto altro ti recherà l’evento; abolisci ogni divieto; procedi sicuro e libero. Non avere omai sollecitudine se non di vivere. Il tuo fato non potrà compiersi se non nella profusione della vita”.

E quindi lasciamoci vincere da questa rara atmosfera, dove tutto è ignoto, un inesplicabile mistero. Qui c’è sempre in agguato il dubbio, l’incertezza, la sospensione del giudizio.

Massimo Biliorsi