Quando serve, che valore ha e come si ottiene una traduzione certificata 

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Stai partendo per l’estero e hai bisogno che alcuni tuoi documenti siano tradotti dall’italiano alla lingua del Paese di destinazione? Le traduzioni certificate potrebbero fare al caso tuo. Proviamo a capire meglio, però, di cosa si tratta, come e da chi poterne avere realizzata una e che valore esse danno al documento. 

Come suggerisce lo stesso aggettivo, non si tratta di semplici traduzioni dall’italiano all’inglese, dall’italiano al francese o da e verso qualsiasi altra lingua, quanto piuttosto di traduzioni aggravate e svolte in modo tale da poter essere sicuri che il contenuto rimanga invariato e conforme all’originale. A certificare, appunto, questa conformità è una dichiarazione giurata da parte del traduttore, in genere identificato mediante documento di riconoscimento, allegata al testo tradotto. 

Piccola guida alle traduzioni giurate 

Che validità hanno questo tipo di traduzioni? Rispondere a questa domanda è meno semplice di quanto si possa immaginare: normative e regole per quanto riguarda le traduzioni, infatti, variano notevolmente di Paese in Paese e questo, molto più pragmaticamente, vuol dire per esempio che per cercare lavoro in alcuni Paesi col tuo diploma può bastare una sua traduzione certificata, mentre in altri Paesi potresti averne bisogno una traduzione giurata o asseverata. Senza dilungarci nel merito, queste ultime tipologie di traduzioni richiedono un aggravio in più (quello di essere svolte da traduttori iscritti agli elenchi dei tribunali o di essere prestate davanti a un pubblico ufficiale, eccetera), ma sono le uniche che garantiscono davvero che il documento tradotto continui ad avere un valore legale universalmente riconosciuto. Una traduzione certificata, insomma, ha già un valore in più rispetto alla semplice traduzione ma non è la soluzione migliore in tutte le occasioni. Generalmente a traduzioni di questo tipo puoi ricorrere, così, per i documenti di importanza secondaria. Tieni conto, però, che in Italia questa certificazione a posteriori è a tutti gli effetti riconosciuta, cosa che si può rivelare piuttosto pratica quando hai bisogno di tradurre un documento da un’altra lingua alla nostra e assicurartene la validità. 

Anche quanto a chi può realizzare una traduzione certificata, non ci sono obblighi stringenti come quelli che valgono per una traduzione giurata. L’unica cosa davvero importante è che il traduttore possa essere identificato, nella maggior parte dei casi tramite carta di identità o altro documento valido. Al di là dei limiti normativi, però, per il significato che ha, sarebbe meglio affidare una traduzione certificata di un documento importante, eccetera a un traduttore professionista: solo così si riesce ad avere, infatti, una garanzia in più circa la conformità del contenuto. Meglio optare, poi, per un traduttore madrelingua e non per un traduttore che traduca anche nella lingua interessata: è una garanzia in più del fatto che questo conosca non solo le regole grammaticali ma, anche, come eventualmente adattare al meglio il contenuto nel passaggio da una lingua a un’altra. È per quest’ultima ragione, tra l’altro, che potrebbe essere indicato rivolgersi a un‘agenzia di traduzioni più che a un traduttore libero professionista: nel team della prima, infatti, è più probabile che ci siano traduttori madrelingua, anche delle lingue più di nicchia.