Pronto soccorso, Barretta risponde a De Mossi: “Alle Scotte serve anche il sostengo del Comune”

“Auspico che la comunicazione fra le nostre istituzioni si riattivi presto poiché alcune criticità potrebbero essere superate anche grazie al suo sostegno. L’Azienda ha fatto e continuerà a fare la sua parte ma ha bisogno anche del sostegno del Comune di Siena”.

Antonio Barretta, dg dell’Aou senesei,  ha risposto in una nota a quanto dichiarato stamani dal sindaco di Siena Luigi de Mossi. Ed in un comunicato è tornato a fare il punto sulla situazione al pronto soccorso dell’ospedale di Siena. Anche stamani si è verificata una situazione di iper-afflusso con 41 pazienti già presenti alle 6 di mattino. Alle 12 erano diventati 70 con 8 codici “1” e 13 codici “2” , che necessitano l’impegno del personale, ma anche con 46 casi di pazienti con bisogni di salute differibili perchè non urgenti.

Per gestire la situazione l’Aous è a lavoro già da ora con l’Asl. “Siamo a lavoro per analizzare le criticità verificatesi negli ultimi giorni e migliorare così la presa in carico delle esigenze di salute dei pazienti”, ha assicurato Barretta, che ha inoltre annunciato incontri pubblici che si terranno a settembre per migliorare i servizi della struttura e, spiega, “ricevere anche spunti e suggerimenti da parte dell’utenza”.

Diverse e molteplici le cause delle criticità registrate su cui pesa l’aumento degli accessi giornalieri -sono 170 , in linea con i dati del 2019- e l’aumento dei casi di covid-19, con circa 15/20 pazienti positiviin ingresso.

Ma non solo: “Un numero significativo di pazienti, oggi 30, sono anziani con più di 80 anni – prosegue Barretta -. Si tratta pertanto di pazienti cronici e non acuti che richiederebbero una risposta alternativa. Inoltre, alcuni di questi pazienti anziani provengono da residenze sanitarie dove sarebbe utile ricevere l’intervento medico sul posto per una risposta assistenziale più adeguata, anziché inviare, come accade in questo periodo, i pazienti in ospedale”.