Poggibonsi – CalcioBonizio promuove sano agonismo, aggregazione e campanilismo la storicità si conferma nei fatti, ma nel CalcioBonizio non è priorità

I capitani e i rappresentanti dei Rioni, promotori del CalcioBonizio, a posteriori della partecipata serata introduttiva, svoltasi tra le mura del Cassero, fanno sapere: “l’obiettivo fondamentale del CalcioBonizio è quello di proporre una contesa giocata con la palla per far divertire la gente, stimolando e richiamando, anche un certo interesse, verso l’importante insediamento di PoggioBonizio. Il CalcioBonizio come peraltro altri giochi già promossi di recente proprio a Poggio Imperiale, <<trae spunto dagli accesi giochi di squadra che si disputavano nelle piazze dei Comuni medievali o negli accampamenti militari per rinforzare il fisico ed abituare gli uomini alle battaglie>> (testuale definizione ripresa dalla presentazione di un precedente gioco svolto al Cassero). Tutto questo a conferma che gioco e storia possano intrecciarsi e creare occasioni di interesse e di stimolo. Così come si conferma con certezza, che i giochi con la palla hanno riconosciute origini lontanissime; addirittura un manoscritto del 50 A.C dichiara l’esistenza primordiale di giochi di questo genere. Partendo da queste premesse per poi arrivare a parlare di storicità, il passo potrebbe essere anche breve, ma allo stesso tempo molto lungo e ciascuno, potrebbe trarre le proprie interpretazioni; a noi però interessa promuovere un sano agonismo sportivo, uno spirito aggregante e un sentito attaccamento campanilistico, non ci interessa tanto coltivare o esaltare l’aspetto storico, che ovviamente non ci compete e consapevolmente lasciamo ad altri.” Con queste parole i capitani intervistati in occasione della presentazione del CalcioBonizio, hanno puntualizzato anche in merito ad una ipotetica data di gioco:

 

“Proprio per rendere omaggio alla Città e al suo Santo Patrono, si è ipotizzato di realizzare la manifestazione proprio in contemporanea con la festa di San Lucchese, ponendosi l’obbiettivo di rappresentare un ulteriore elemento di richiamo aggiuntivo, con l’intento di rendere sempre più partecipata l’annuale ricorrenza. Di fatto, ma soprattutto di recente, la Festa di San Lucchese non rappresenta solo religiosità, che peraltro rispettiamo sentitamente, ma anche una circostanze gioiosa, fatta di banchi, di coinvolgimento associazionistico, di giochi nei prati, di fuochi d’artificio e pertanto una ulteriore espressione ludica, non guasterebbe certo il momento di festa, ma potrebbe semmai contribuire ad attrarre, concittadini e turisti incuriositi anche dal nostro evento”. Detto questo dalla Fondazione PoggioBonizio si fa sapere “Questi dettagli, legati alle date e al luogo di svolgimento, saranno comunque oggetto di attente considerazioni da fare in occasione di un prossimo incontro già richiesto all’Amministrazione Comunale, che ovviamente indipendentemente dalle nostre volontà espresse e già comunicate, dovrà valutare, anche attraverso i propri uffici di competenza, tutte quelle questioni di natura logistica, per poter concertare l’iniziativa, che se pur in fase embrionale ha confermato concretamente interesse e partecipazione”.