Allarme siccità in tutta la provincia di Siena dove si registra, come in tutta la Toscana, un dimezzamento delle precipitazioni invernali che causa perdite dei raccolti con punte del 30-50%. A lanciare l’allarme Coldiretti Siena che stima un abbattimento della produzione soprattutto per la cerealicoltura (grano, tenero e duro e cereali, mais e orzo in particolare) ma anche per altri settori molto importanti, come in Val di Chiana dell’ortofrutta. “La crescente preoccupazione per le mancate piogge e il bel tempo con temperature decisamente fuori stagione avranno – spiega Fausto Ligas, presidente Coldiretti Siena – un drastico effetto sulla resa ad ettaro con un abbattimento anche del 50% della produzione”. La mancanza di piogge potrebbe costare, in termini di produzione, a livello regionale, oltre 2 milioni di quintali di grano per un valore tra 50 e 60 milioni di euro. Poca acqua e poco prodotto mettono a rischio anche i prezzi. E se la siccità mette in difficoltà anche il settore ortofrutticolo, la tabacchicoltura, l’olivicoltura e la viticoltura a risentirne, inevitabilmente, saranno anche gli allevamenti a causa della drastica riduzione della produzione di foraggi freschi ed essiccati primaverili ed estivi. “È evidente che – continua Ligas – serve un piano idrico pluriennale per affrontare il cambiamento climatico, diventato ormai la regola con cui gli agricoltori dovranno probabilmente convivere nei prossimi anni”. Coldiretti chiede la realizzazione di pozzi e piccoli laghetti privati nelle campagne, e pensa al recupero delle acque, pratica che è destinata a tornare di moda, e all’impiego di strumenti moderni e tecnologici per meglio distribuire ed ottimizzare la distribuzione e l’utilizzo dell’acqua per l’irrigazione dei campi.