Pienza città di luce: in Val d’Orcia si racconta l’Umanesimo

Pienza, baciata dalla luce emanata dal paesaggio della Val d’Orcia. E’ questa la concezione  che aveva il Papa umanista Pio II, un tripudio di luci che risaltassero questa perla del territorio toscano. Tutto è stato possibile grazie all’architetto Bernardo Rossellino e secondo le teorie di Leon Battista Alberti, per la costruzione della città ideale del Rinascimento.

Un luogo tranquillo, lontano dalle vicende umane, un rifugio per l’anima che fosse immerso nella luminosa campagna e che riferisse di pace alla coscienza, accarezzata dall’armonia dell’architettura e dalla bellezza del paesaggio. Questa la volontà di Enea Silvio Piccolomini per Pienza, che sarebbe dovuta diventare un locus amoenus dove praticare l’otium latino, un luogo cioè di tranquillo distacco dalla corte romana, dove poter dedicarsi alla cultura e alle arti e trattare con maggiore serenità i rapporti umani, di carattere diplomatico e di ambito privato.

Il sogno umanistico di Pio II si interruppe quando il Papa morì nel 1464. I cardinali a lui più vicini, detti ‘pieschi’, si impegnarono nel portare avanti il programma dell’amico Piccolomini e continuarono a eleggere Pienza come luogo di villeggiatura.

Fu all’inizio del ‘900 che Pienza, la città ideale, si vestì di rinnovato splendore, per mano del conte Silvio Piccolomini e della moglie Anna, sensibili alle arti del Rinascimento. Furono seguiti i festeggiamenti del cinquecentenario della nascita del Papa e Palazzo Piccolomini venne restaurato: in più i due conti richiamarono su Pienza l’attenzione di ospiti prestigiosi.

Mario Luzi, poeta caro al territorio senese, scelse Pienza come luogo di otium, “per far riposare lo spirito tenendolo in attività…” dove “tutto favorisce la concentrazione sui grandi valori e sulla precarietà che minaccia la vita religiosa stessa”, “dove la luce sembra rendere leggibile ciò che prima era confuso: la materia quasi si elabora nella luce con un rapporto non di contrasto insanabile, ma di simbiosi”.

Sono questi gli eventi storici che hanno fatto grande Pienza e che oggi ispirano il ciclo di eventi a Palazzo Piccolomini e a Palazzo Borgia – Museo Diocesano, promossi dal Comune di Pienza, dalla Fabbriceria della Chiesa Cattedrale di Pienza, dalla Società di Esecutori Pie Disposizioni, dalla Fondazione Musei Senesi, e organizzati da Opera-Civita con Elicona.

Il ciclo di conferenze, concerti e visite guidate dal titolo Umanesimo in Val d’Orcia. Arte, musica, poesia è espressione del progetto Pienza Città di Luce, rivolto alla valorizzazione della città ideale di Pio II nella sua interezza e che si ispira alle finalità per cui il luogo fu concepito: sarà l’occasione infatti di ascoltare studiosi e musicisti che amano il loro territorio e che da esso traggono ispirazione per il loro lavoro e la loro arte.

Il primo incontro si terrà sabato 19 ottobre alle 16.30 nel cortile di Palazzo Piccolomini con Graziella Palei, la restauratrice del prezioso piviale di Pio II. Dopo aver illustrato le fasi dell’accurato lavoro di restauro e avere introdotto le caratteristiche tecniche del prezioso manufatto, i partecipanti potranno ammirare da vicino il piviale conservato a Palazzo Borgia. Nel giardino di Palazzo Piccolomini sarà poi servito un aperitivo con degustazione di prodotti locali e dei vini Rosso e Brunello di Montalcino della Abbadia Ardenga.

Domenica 27 ottobre alle 15 in occasione di Aromi d’autunno da Palazzo Borgia partirà una visita guidata alla scoperta dei luoghi di Pienza Città di Luce a cura di Lucia Pelosi. I partecipanti saranno accompagnati lungo il percorso che da Palazzo Borgia si snoderà in Piazza Pio II, Palazzo Piccolomini con il giardino pensile e la loggia sulla Val d’Orcia, la Cattedrale di Santa Maria Assunta e la cripta della Cattedrale.

Alle seguire, nel cortile di Palazzo Piccolomini, l’ensemble Early Ecohes composto da Giampiero Allegro e Gaetano Schipani (flauto dolce) eseguirà musica rinascimentale del periodo di Pio II nell’intermezzo dal titolo: Il Rinascimento musicale al tempo di Pio II, mentre in giardino sarà possibile degustare delle calde tisane.

Domenica 3 novembre alle 11 nel cortile di Palazzo Piccolomini sarà la volta dello studioso pientino Fabio Pellegrini, autore di numerosi saggi sulla vita di Pio II e dei cardinali cosiddetti ‘Pieschi’ con la conferenza dal titolo: Pio II, l’Umanesimo prese il potere. Vita pubblica e privata di un Papa umanista. L’intervento di Pellegrini si concentrerà sulle doti diplomatiche di Pio II e sulle capacità umane del Papa nel tenere relazioni pubbliche e private.

Al termine della conferenza Ugo Sani (voce e tastiera), Diego Perugini (chitarra e basso), Luca Ravagni (sax e clarinetto), si esibiranno nella performance dal titolo: Canzoni per un nuovo umanesimo.

Nel giardino di Palazzo Piccolomini sarà servito un brunch con degustazione di prodotti locali e dei vini Rosso e Brunello di Montalcino della Abbadia Ardenga.

Il 10 novembre alle 11 Nino Petreni, in collaborazione col Centro Studi Mario Luzi La Barca, presenterà nel cortile di Palazzo Piccolomini un intervento dal titolo Mario Luzi a Pienza: Mito e realtà – La Barca in Val d’Orcia. Alberto Rossatti leggerà dall’opera poetica di Mario Luzi; nell’occasione verranno esposti i manoscritti originali della raccolta La Barca.

A seguire nel giardino di Palazzo Piccolomini sarà servito un piccolo brunch con degustazione di prodotti locali e dei vini Rosso e Brunello di Montalcino della Abbadia Ardenga.

Il 17 novembre 2019 alle 11 a Palazzo Borgia – Museo Diocesano si terrà la conferenza di Gabriele Fattorini, direttore del Museo sul tema: Collezioni e dispersioni. La storia di alcuni dipinti della collezione del Museo Diocesano di Palazzo Borgia.