Patto sulle biotecnologie, al Monna Agnese nasce il polo scolastico, sarà ospitato all’ex-caserma dei pompieri

Un nuovo polo per rispondere alle necessità di settore dove il sistema Siena ha un impatto enorme: così per l’indirizzo biotecnologie ambientali e sanitarie del Monna Agnese si gioca la partita della costituzione e dello sviluppo di una realtà scolastica interamente dedicata al biotech.

La scommessa è  stata lanciata con il protocollo d’intesa di tre anni siglato oggi da Provincia, Regione, Comune, Tls, FMps e Istituto Caselli.  Ed una parte del Monna Agnese quindi troverà una nuova casa: all’ex-caserma dei vigili del fuoco di viale Cavour, una struttura che appartiene alla Provincia di Siena. L’intervento di recupero, costruzione, riqualificazione  e ristrutturazione dell’immobile avrà un costo di sette milioni di euro.

 

 

La Provincia dovrà realizzare le opere di ristrutturazione, adeguamento, messa a norma, manutenzione ordinaria e attivare, con il Comune, le procedure necessarie per la variante urbanistica e il cambio di destinazione dei locali “Così – evidenzia il presidente dell’Ente David Bussagli- potremo cogliere al meglio l’arrivo del Biotecnopolo e dell’hub antipandemico nel territorio”.

“Metteremo a disposizione tutti gli strumenti urbanistici, accorciandone per quanto possibile l’iter, per garantire a Siena una migliore e più ampia offerta formativa. L’obiettivo, come più volte ho ripetuto, è che la nostra città crei un percorso completo nel campo delle scienze della vita”, ha assicurato il sindaco di Siena Luigi de Mossi.

 

 

Dalla Regione dovrà arrivare un contributo per interventi di recupero e ristrutturazione degli edifici e per creare nuove palestre scolastiche. “E’ con grande soddisfazione che sottoscriviamo questa intesa per una realtà che non poteva trovare una migliore collocazione di quella messa a disposizione dalla Provincia di Siena”, osserva il governatore Eugenio Giani.

Un ulteriore contributo alla Provincia, pari a 250mila euro, arriverà anche da Palazzo Sansedoni con la Fondazione che è pronta a dare manforte alla promozione e alla valorizzazione dell’offerta formativa. “Ricerca scientifica, istruzione ed educazione e supporto alle nuove generazioni sono tradizionalmente ambiti di intervento delle fondazioni di origine bancaria”, ha ricordato il presidente di FMps Carlo Rossi sottolineando poi l’impegno dell’Ente a sostegno dei giovani con bandi come quello d’Ikigai.

 

Ed un ruolo deciso per migliorare l’offerta formativa sarà giocato anche da Tls che collaborerà con il Monna Agnese offrendo approfondimenti didattici, seminari, conferenze e convegni. Inoltre Toscana life sciences accoglierà anche gli studenti della scuola nelle proprie strutture garantendo i percorsi di Pcto. Senza contare poi che nella partita potrebbe pure rientrare Its Vita: “Potremo sfruttare i fondi Pnrr per sviluppare un lavoro con le scuole, magari dando vita a laboratori congiunti o iniziativi comune con realtà che operano nel nostro stesso settore”, evidenzia Andrea Paolini, dg di Tls e presidente di Fondazione Vita.