Palio, bufera sulla proposta di legge “no frusta e speroni” ma il problema non esiste: ecco perchè

Sul Palio di Siena “una polemica fuori luogo”. Così parla Mario Lolini, candidato della Lega nel nostro collegio per la Camera e commissario regionale del Carroccio.

Lolini si riferisce a quanto accaduto ieri quando è emersa la notizia della proposta di legge della deputata leghista Lucchini dal titolo “Disposizioni per la promozione dell’ippica, per la tutela della legalità e della trasparenza nel settore e per il benessere dei cavalli”. Notizia che però è già vecchia visto che la “Nuova Primavera”, questo il nome della proposta di legge, è stata presentata in Parlamento a fine maggio e se ne parla da mesi.

Nel testo l’occhio cade subito all’articolo 5 che fa riferimento a “manifestazioni storiche di interesse locale, quali palii, giostre, quintane, celebrazioni e rievocazioni, anche esterne ai circuiti e agli impianti autorizzati” dal Mipaaf o dalle Federazioni sportive. Tra i vari commi si legge che i cavalli impiegati “devono essere tra un minimo di cinque e un massimo di otto anni”, che pista e tracciato “non devono presentare pericolo evidente per l’incolumità e per la salute dei cavalli e dei cavalieri e devono essere autorizzati annualmente da una commissione istituita con decreto del Mipaaf (commissione dove deve essere presente “un rappresentante delle associazioni riconosciute a tutela degli animali”). Infine, al punto f, è scritto: “l’utilizzo della frusta è vietato ed è consentito, in via transitoria, solo come correttivo e segnale” e “sono altresì vietati l’utilizzo degli speroni”.

L’atto viene ripreso sulla stampa locale e, come logico, scoppia il putiferio. Siamo pur sempre in campagna elettorale e dalla politica locale iniziano a susseguirsi i comunicati. In particolare è nelle file del centrodestra che si allunga la serie dei distinguo rispetto a quanto proposto dall’onorevole Lucchini.

“Il Palio di Siena non si tocca”, assicura il sottosegretario Nisini. “FdI si opporrà a qualsiasi proposta di legge che snatura e umilia la manifestazione”, promette Michelotti.

Le reazioni per carità sono legittime, ma il peso dato a questo caso politico è forse fuorviante visto che c’è un piccolo dettaglio che nessuno, tranne Lolini, sembra ricordarsi: la legislatura è finita, dunque qualsiasi proposta di Lucchini (che comunque, a Siena Tv, ha chiarito di non voler toccare il Palio di Siena) è stata già interrotta.

Esiste la possibilità di una riproposizione nella prossima legislatura ma, stando alle prese di posizione della politica locale, per la nostra Festa non sembrerebbero esserci troppi rischi. Forse dovremo aspettare prima di fasciarci la testa.

Marco Crimi