Ospedale Le Scotte: nel 2018 oltre 170 donazioni tra organi e tessuti

Domani domenica 14 aprile si terrà la Giornata nazionale 2019 per la donazione degli organi e tessuti. L’iniziativa è il momento centrale della campagna nazionale “Diamo il meglio di noi”, promossa dal ministero della Salute, dal Centro nazionale trapianti, dall’organizzazione Toscana Trapianti e dalle associazioni di settore. All’Azienda ospedaliero-universitaria Senese nel 2018 sono stati donati 51 organi e 124 tessuti, e sono stati trapiantati 71 organi, innestati 1171 tessuti ed impiantati 5 VAD, dispositivi di assistenza ventricolare: a Siena ci sono i centri unici toscani per trapianto di cuore e polmone, e la Banca della cute è la prima in Italia per numero di donazioni.
“Ringraziamo innanzitutto i donatori e le loro famiglie – dichiara il dottor Roberto Gusinu, direttore sanitario dell’Aou Senese – che con questo gesto di generosità donano speranze di vita ad altre persone. La donazione ed il trapianto rappresentano due processi ai quali partecipano diverse équipe del nostro ospedale e che vedono un’importanza primaria delle varie associazioni che interagiscono nel settore, non ultime quelle dei donatori di sangue”.
Nel dettaglio, nel corso del 2018, tra gli organi sono stati donati 2 polmoni, 17 fegati, 30 reni e 2 pancreas, mentre tra i tessuti sono stati donati 2 valvole cardiache, 100 cornee, 2 segmenti ossei e 20 cute. Sempre nel corso del 2018 invece sono stati effettuati 50 trapianti di rene, 11 di polmone e 10 di cuore, sono stati impiantati 5 VAD, dispositivi di assistenza ventricolare, in aumento rispetto al passato anche come alternativa al trapianto, e sono stati innestati 1171 tessuti (cute donata e trattata presso la Banca della pelle). Un dato importante riguarda il primo trimestre del 2019, che vede un sensibile incremento delle donazioni rispetto agli anni precedenti. Infatti, all’Azienda ospedaliero-universitaria Senese, da gennaio a marzo, sono stati già donati 2 cuori, 3 polmoni, 15 fegati, 20 reni e 1 pancreas, mentre tra i tessuti sono state donate 34 cornee, 4 segmenti ossei e 15 cute. “Questo aumento delle donazioni con molta probabilità è destinato a incrementare ulteriormente – aggiunge il direttore sanitario Gusinu – grazie anche al progetto nazionale della “Scelta in Comune”, che permette ai cittadini di esprimere la propria volontà e generosità in vita in merito alla donazione di organi al momento del rinnovo del proprio documento di identità, donando “vite” ai tanti pazienti in attesa di ricevere un organo”.
All’interno dell’Azienda ospedaliero-universitaria Senese sono attori primari nei processi di donazione e trapianto il Coordinamento locale donazione organi e tessuti, diretto dalla dottoressa Laura Savelli, la Rianimazione e medicina critica, diretta dal professor Sabino Scolletta, soprattutto per il programma, recentemente attivato, di donazione a cuore fermo, la Cardiochirurgia, diretta dal dottor Gianfranco Montesi, con il programma reclutamento, gestione chirurgica, follow up paziente trapianto di cuore, coordinato dal dottor Massimo Maccherini, l’Unità di Trapianto di polmone, diretta dal professor Piero Paladini, la Chirurgia trapianti rene, diretta dal professor Mario Carmellini, l’Anestesia e terapia intensiva cardiotoracica, diretta dal dottor Luca Marchetti ed il Centro conservazione cute, diretto dalla dottoressa Elisa Pianigiani, insieme a tutto il personale di sala operatoria e agli altri professionisti di tante diverse discipline. Inoltre è sempre fondamentale il contributo delle Forze dell’Ordine e della Misericordia di Siena, per il trasporto degli organi, in vere e proprie corse contro il tempo.  
“I risultati sono incoraggianti – conclude la dottoressa Savelli – e ci inducono a migliorare continuamente in questo settore della medicina che è la disciplina dei trapianti d’organo e tessuti. Ciò che ci gratifica maggiormente come professionisti del Coordinamento Donazioni è essere riusciti ad instaurare con le persone che, in situazioni uniche e drammatiche sono venute in contatto con il nostro ospedale, quel rapporto professionale e umano che le ha accompagnate nel percorso che porta ad uno dei più grandi gesti che si possano compiere, il dono. Da ogni donazione rinasce una aspettativa, una nuova vita, questa volta, vissuta pienamente”.