Ospedale di Nottola: ecco il nuovo pronto soccorso, investimento da 2,3 milioni di euro

Si conclude uno degli obiettivi promessi dalla Regione Toscana e l’azienda Asl Toscana sud-est. Come promesso, questa mattina è stato inaugurato il nuovo pronto soccorso dell’ospedale di Nottola a Montepulciano, un obiettivo importante raggiunto in un anno.

“Una struttura che si sviluppa in quattro fasi – afferma Luciano Francesconi, direttore del pronto soccorso – un’area con cinque postazioni, dedicata alla ricezione dei codici 2, un’altra area dedicata all’Obi (osservazione breve e intensiva) con 4 posti letto, ed infine un’area dedicata ai codici rosa, per le persone più fragili o che hanno subito un qualunque tipo di violenza. In questa fase oltre agli attuali locali di gestione dei codici gialli e verdi, sono stati anche coinvolti i locali dell’ambulatorio ortopedico e della sala gessi. Naturalmente, per ridurre al minimo i tempi abbiamo rimodulato molte attività in modo tale da rendere disponibile la totalità dell’area: Obi, Day Hospital, Ambulatorio  ortopedico, sala gessi”.

Un investimento considerevole, 2,3 milioni di euro finanziati dalla Regione Toscana e l’azienda Asl Toscana sud-est,  per il rifacimento della struttura del pronto soccorso, terminata la prima fase, i lavori saranno dedicati al triage e alla sala calda ed infine, l’ultima fase del lavoro, sarà dedicata alla rifunzionalizzazione del codice rosso.

“Gli interventi che abbiamo inaugurato oggi  – ha detto il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi – permettono che questi ospedali siano sempre più funzionali. Sono voluto venire qui per testimoniare che la sanità toscana non è fatta solo di grandi ospedali ma anche da quelli medi o piccoli che svolgono un ruolo fondamentale per le loro comunità, sono ben attrezzati e hanno un personale altamente qualificato”.

“I lavori d’adeguamento hanno rappresentato una sfida complessa – ha concluso il direttore generale Antonio D’Urso- , poiché sono stati eseguiti senza che s’interrompessero le attività lavorative ed in tempo record. Disagi contenuti anche per l’utenza e per gli operatori dell’Ausl Toscana sud est che hanno continuato a prestare assistenza durante tutta la ristrutturazione. Dopo nemmeno un anno, come promesso, oggi consegniamo alla comunità della Valdichiana senese questi locali del nuovo Pronto Soccorso”.

In merito alla tempestiva inaugurazione del nuovo pronto soccorso dell’ospedale di Nottola, arrivano anche le congratulazioni di Stefano Scaramelli, consigliere regionale e presidente della commissione Sanità per la Regione, e di Simone Bezzini consigliere regionale per il Partito Democratico.

“Con sobrietà e massima attenzione per quanto sta avvenendo in questi giorni, senza la consueta cerimonia del taglio del nastro né enfasi ma con concretezza e puntualità oggi a Nottola è stato inaugurato l’ampliamento dei locali interni dell’area del Pronto Soccorso – commenta Scaramelli -. I lavori finanziati per primi in Regione Toscana in questa legislatura si erano conclusi nei giorni scorsi. Il nuovo Pronto soccorso, infatti, è di fatto formalmente attivo già da una settimana per fronteggiare l’attuale fase emergenziale.- ancora continua -, con cinque postazioni ad alta intensità  il presidio ad elevata automazione, sale adibite al Codice rosa per accogliere le donne fragili che possono essere state vittime di violenza, i locali dell’ambulatorio ortopedico e della sala gessi, i nuovi spazi e locali del Pronto Soccorso di Nottola rappresentano l’investimento più importante degli ultimi 20 anni”.

“Si tratta – ribadisce  Bezzini- di una prima parte importante di interventi,  che sarà seguita da una seconda che riguarderà la ristrutturazione della zona dell’attuale triage e della camera calda. Un segnale di attenzione da parte della Regione – conclude il consigliere -, che investe sulla qualità della sanità territoriale. Nel dettaglio l’intervento consiste nel locale dedicato alla gestione dei cinque posti letto per i pazienti in Codice 2, dei quattro posti letto della zona dedicata all’Osservazione breve intensiva, e del locale Codice Rosa per accogliere le persone fragili che possono essere state vittime di violenza”.