Università e Ordine degli avvocati: a Siena ritorna la scuola forense obbligatoria per i praticanti

“In futuro sarà istituita una scuola forense a Siena. Al momento stiamo parlando solo di un corso all’Università perché per la scuola ci sono alcune incombenze di tipo burocratico, come gli atti notarili. Questo semestre però va da maggio fino a ottobre e c’è bisogno che i nostri praticanti accedano subito ai corsi obbligatori”.

Così il presidente dell’ordine degli avvocati di Siena Antonio Ciacci ha annunciato la nascita della nuova scuola forense per i giovani praticanti iscritti a Siena. I tempi per la sua creazione saranno rapidi: Ciacci conta di portare a fondo l’operazione in pochi mesi.

In città torna dunque una struttura che mancava da anni  e che avrà sede alla segreteria dell’Ordine, in via Camollia. Il progetto si svilupperà grazie anche alla collaborazione con l’Università di Siena, ed in particolare con il dipartimento di Giurisprudenza, con lezioni in aula che si svolgeranno, con la compresenza di accademici e di avvocati.

Il consiglio dell’ordine, che si è insediato ad inizio anno,  ha valutato quest’idea come una priorità, anche per aiutare i giovani praticanti che dovevano spostarsi ad Arezzo per seguire i corsi di formazione.

E se per la scuola forense senese bisognerà attendere qualche settimana già da domani, a Siena, venti praticanti potranno seguire le lezioni di formazione all’ateneo visto che, per il prossimo semestre, è stato attivato un corso strutturato che è frutto di una convenzione tra ordine degli avvocati e ateneo di Siena.

“Complessivamente saranno tre i semestri sui cui le lezioni si svolgeranno. Ogni venerdì ci sarà una lezione al dipartimento di Giurisprudenza su quelle che sono le nostre materie: diritto sostanziale, diritto civile e penale, le varie procedure, diritto internazionale, diritto pubblico e diritto privato. E poi ancora deontologia forense. Alla fine delle sessioni ci sarà una verifica sul tipo di formazione che questi  praticanti hanno condotto durante i mesi”, conclude Ciacci.

MC