Opera Laboratori, le 4 sfide del futuro: a Montalcino presto il Museo del Brunello

I lavori di restauro e di valorizzazione dell’ex convento ed ex carcere di San Domenico, proprietà del Comune di San Gimignano e della Regione Toscana e la progettazione e realizzazione del “Museo del Brunello” per valorizzare il Complesso di Sant’Agostino.

Sono due delle quattro sfide che Opera Laboratori Fiorentini Spa sarà chiamata a vincere nei prossimi mesi. La società, che oggi ha annunciato di essere entrata a fare parte del gruppo Opera 20, si è posta alcuni obiettivi  che verranno perseguiti  già nei prossimi mesi del 2021.

La progettazione del Museo del Brunello vuole portare alla nascita di un percorso espositivo ed esperienziale dedicato all’opera più contemporanea di Montalcino. Per Opera questa è “la valorizzazione del Complesso di Sant’Agostino per l’Arcidiocesi di Siena e il Comune di Montalcino con la progettazione e realizzazione e gestione del “Museo del Brunello” un percorso espositivo ed esperienziale dedicato all’opera più contemporanea di Montalcino”, si legge . Per quanto riguarda l’ex convento ed ex carcere di San Domenico Opera ha reso noto che il restauro durerà per tre anni per un investimento di 20 milioni di euro. Opera potrà disporre insieme al Comune di San Gimignano e della Regione Toscana di un centro polivalente di 7mila metri quadri nel centro storico con forte vocazione culturale (link qui).

Opera tende inoltre una mano alle amministrazioni locali pubbliche e private per ripartire dopo il lockdown “accompagnando i siti museali ad una lenta ripresa nel rispetto delle norme di sicurezza, ma cercando di valorizzare al massimo l’offerta per far ripartire il più velocemente possibile il vero e forse unico volano dell’economia italiana- aggiungono nel comunicato-: l’arte e la cultura ed il suo preziosissimo indotto. Saremo proattivi in ogni realtà dove siamo presenti e presto anche presso la Pinacoteca di Brera dove inizieranno ad essere testate nuove modalità di fruizione museale”.

Infine l’ultimo obiettivo è far conoscere i ” laboratori di Opera a tutti quei soggetti che fino ad oggi non potevano immaginare che una sola azienda potesse racchiudere in sé tante professionalità artigianali e le migliori competenze del made in Italy -aggiungono-: falegnami, scultori, restauratori tessili ed edili, montatori specializzati, architetti, geometri, storici dell’arte e della scienza, comunicatori, operatori nel settore della produzione digitale, operatori di marketing territoriale, progettisti culturali e del Patrimonio e imprenditori attivi tutti insieme per fornire un servizio efficiente, tempestivo coordinato e completo”. Dal 19 dicembre è online il nuovo sito operalaboratori.com, “Lo strumento, insieme ai canali social, per raccontare i nostri laboratori per la valorizzazione del Patrimonio culturale”.