Obbligo vaccinale, green pass e dissidi interni: la Lega di Siena è in fibrillazione

Un generale scollamento tra la base locale e i rappresentanti che sono a Roma ed un senso di scetticismo verso i ‘dignitari’ provinciali. Non è un clima da resa dei conti ma non è nemmeno uno dei momenti più rosei all’interno della Lega di Siena.

Questo almeno stando a quanto filtra da alcuni voci negli ambienti del Carroccio senese: tra le fila del partito c’è chi è sempre più diffidente verso una struttura giudicata troppo verticistica, dove le decisioni sarebbero calate dall’alto e non condivise con gli altri militanti.

C’è anche un altro capitolo: alcuni esponenti non avrebbero ben visto le scelte del partito di Salvini di seguire pedissequamente la linea del premier Mario Draghi sulle misure da prendere per contrastare la diffusione del virus.  Nelle ultime ore sono circolati i nomi di due consiglieri comunali che avrebbero manifestato l’intenzione di lasciare la Lega: Carlo Trioli, tesserato ma eletto con una lista civica nel comune di San Casciano dei Bagni, e Antonello Nicolucci, anche lui tesserato e rappresentante di una civica nel consesso di Cetona.

Il primo, contattato da Siena News,  non ha ritenuto “utile” rispondere alla domanda su un suo possibile addio alla Lega. Appare chiara però la sua posizione su obbligo vaccinale e green pass. “Basta guardare i numeri dei contagi per capire che stiamo vivendo un momento che è forse peggio della prima fase-dice-. Ci sono meno morti, questo è vero, ma è anche diversa la variante perché non prende i polmoni. Questi dati  dimostrano gli insuccessi della campagna vaccinale. L’obbligo per over 50 e il green pass mi sembrano due cose ridicole. Abbiamo messo sani ‘per definizione’ e sani ‘per controllo’ a contatto e il contagio si è diffuso-continua-. Vengono fatti provvedimenti che sono senza senso e sono espressione della volontà del Pd che pensa che si possa risolvere la pandemia solo con il vaccino”

“Ancora mi riserbo di decidere se abbandonare il partito”, dice invece  Nicolucci che su obbligo vaccinale e green pass è sulla stessa linea di Trioli. “Ho comunicato il mio dissenso verso le ultime scelte governative e per questo ho preso le distanze della Lega. Già prima dell’ultimo decreto legge c’erano delle criticità per quanto riguarda i sanitari e gli operatori scolastici che non si volevano sottoporre al vaccino, a fronte di norme anti costituzionali”, fa sapere.

MC