“Non posso stare con chi non ha sostenuto il cambiamento”

“Vedo chiaramente il valore e la necessità della discontinuità che non c’è stata” e ancora “non posso stare con chi non ha sostenuto le idee di cambiamento e rinnovamento e ha oltretutto perso la mia fiducia”, dopo l’annuncio dell’uscita dalla maggioranza in consiglio comunale di Sena Civitas a spiegare il motivo di questa scelta è il consigliere comunale  dello stesso gruppo Pietro Staderini che, in una lunga lettera, non risparmia stilettate all’amministrazione De Mossi.

“Alle ultime elezioni comunali ho sostenuto Massimo Sportelli come espressione dell’orientamento civico che rappresentavo, al ballottaggio invece, ho contribuito alla vittoria dell’attuale sindaco perché all’epoca si intravedevano le potenzialità di un cambio di marcia nel governo cittadino, del quale Siena aveva bisogno dopo che per 70 anni era stata chiusa da un blocco di potere consolidato da un susseguirsi  di governi di sinistra – scrive Staderini-Con il passare del tempo il percorso configurato inizialmente, però, non si è trasformato in un reale tavolo di confronto e proposta politica” e ancora “lo spazio per la condivisione e la partecipazione si è ridotto progressivamente e l’attuale amministrazione ha consolidato logiche e operatività sempre più lontane dalle intenzioni politiche iniziali; atteggiamenti poi, ai limiti dell’arroganza, hanno portato alla sfiducia e al distacco”.

“Dobbiamo occuparci delle condizioni di vita dei cittadini, dello sviluppo della città e del nostro futuro, senza posizioni ideologiche precostituite. Non deve primeggiare l’interesse di parte ma l’utilità pubblica”, ecco perché Staderini si definisce consigliere indipendente che vuole rappresentare i cittadini che “non si riconoscono né nella maggioranza né nell’opposizione”, ” corro con i colori bianconeri della balzana – conclude- Il mio sogno? Poter costruire un gruppo di consiglieri comunali indipendenti. Legati a un mondo associativo realmente civico, identificabile solo per le priorità programmatiche sostenute e che converga costantemente, attraverso dinamiche di ascolto autentiche, sui temi che servono alla nostra città”.