“Non muore un’idea”, così le Feriae vogliono dare colore a una Siena spenta

Tutti coloro che questa mattina hanno percorso le vie del centro storico avranno sicuramente notato gli spazi delle affissioni, sui muri delle strade, tappezzate da manifesti colorati. Colpevoli di tale ‘misfatto’ sono i goliardi senesi che hanno voluto affiggere tanti manifesti raffiguranti le copertine storiche dei Numeri Unici: le matricole intendono così far andare la memoria dei senesi indietro negli anni, ripercorrendo gloriosi periodi delle Feriae, le operette e la visione sempre ironica sulla città.

“Questa campagna ha un nome ed un cognome – spiega Andrea Berni, meglio conosciuto come ‘Dinde’, il principe (per la prima volta nella storia, riconfermato) delle Feriae – ed è ‘Non muore un’idea’. Proprio così, perché, anche se spesso le persone fanno finta di dimenticarselo la goliardia è un’idea, che non passa e non muore, ma al contrario sopravvive”. ‘Dinde’, si sofferma poi sul cuore della campagna, i manifesti: “La nostra volontà è chiara: vogliamo riportare un po’ di colore in un periodo di grigiore generalizzato. Gli ultimi due anni sono stati durissimi per tutti, ed anche questo maggio che è alle porte sembra essere particolarmente spento”.

Maggio, da sempre, è il mese delle Feriae Matricularum, il periodo di festeggiamenti: dalla liberatio scholarum, passando proprio per il numero unico, fino al momento topico per la vita di ogni goliardo che è l’operetta. “Ci sentiamo come cavalli al canape: stiamo tutti scalpitando – spiega il principe -. Ad oggi non c’è niente di deciso o di definitivo: possiamo dire soltanto che qualora si presentassero le giuste occasioni, noi non ci faremo trovare impreparati”.

Emanuele Giorgi