Non ha dichiarato 55mila euro, beccata colf evasore totale

Continuano i controlli del comando provinciale della Guardia di Finanza di Siena: nei giorni scorsi, gli uomini della tenenza di Chiusi Scalo, grazie all’analisi dei flussi finanziari di un locale money transfer (esercizio che consente il trasferimento di capitali utilizzando canali alternativi a quelli bancari) hanno rilevato il nominativo di una cittadina straniera che aveva disposto plurimi invii di denaro all’estero. Dai successivi approfondimenti, e grazie all’utilizzo delle banche dati in uso al corpo e alle evidenze dell’Inps, è emerso che la collaboratrice domestica di origini sudamericane e che vive regolarmente in Italia da almeno un decennio, aveva omesso di dichiarare al fisco i redditi incamerati, quantificati in circa 14 mila euro l’anno netti. La donna infatti, seppur regolarmente assunta dai vari datori di lavoro che si sono succeduti nel tempo, ha sistematicamente omesso di dichiarare i redditi percepiti e di versare le relative imposte.

Differentemente dagli ordinari rapporti di lavoro dipendente, i datori di lavoro non fungono da sostituto d’imposta e non sono tenuti a effettuare le ritenute sulla retribuzione corrisposta, ma solo il versamento dei contributi previdenziali. È il lavoratore stesso che deve provvedere alla fiscalità: i compensi devono essere dichiarati ed assoggettati ad imposizione utilizzando il Modello Unico Persone Fisiche, fatta eccezione per i redditi complessivamente inferiori a 8mila euro annui (cosiddetta no tax area). L’obbligo di dichiarazione e di versamento dell’imposta scatta quando il lavoratore ha percepito nell’anno redditi che determinano un’imposta a debito, tenendo conto delle detrazioni previste.

I militari hanno quindi proceduto alla constatazione della violazione amministrativa relativa all’omessa dichiarazione, segnalando circa 55mila euro all’Agenzia delle entrate competente per il recupero a tassazione delle imposte evase. In coerenza alle direttive per il corrente anno, le Fiamme gialle senesi continueranno a porre al centro della propria missione istituzionale la tutela dell’economia legale a favore dei cittadini onesti e delle imprese che operano correttamente, nella consapevolezza che senza rispetto delle regole non ci potrà essere ripresa