“Aspetteremo che loro facciano il primo passo della violenza per rispondergli con le rime”, “non ci vogliono riconoscere lo statuto di oppressi”, “prima si dava la colpa agli ebrei, ora ai no vax”, “è grottesco che per la nascita di Gesù si aprano hub vaccinali per i bambini”, ed ancora “non faccio affidamento sull’intelligenza del Governo, faccio affidamento sull’intelligenza del virus”. Sono alcune delle cose che si sentono tra gli interventi nel pomeriggio di protesta senese organizzato dal Coordinamento “No Green Pass Siena – 15 ottobre”. Una 60ina di manifestanti si è ritrovata nella zona di Piazza Camollia. Non sono mancati i toni duri contro Draghi (“ha spezzato le reni alla Grecia, è un serial killer di nazioni”) e Speranza (“è un sociopatico, dovrebbe essere in cura”) ed alcuni medici (“Bassetti e Burioni sono incompetenti, non possono parlare a nome di tutti, non possono parlare a nome di tutti”). Come è logico durante questi eventi il refrain è quello della “dittatura sanitaria”: “Non è pandemia, è dittatura”, si legge in uno dei cartelloni mentre uno degli oratori parla di una “deriva autoritaria politica tutt’altro che sanitaria”. Spazio anche ad altri ‘classici, come il coro “Giù le mani dai bambini”. C’è chi addirittura si reinventa economista: ”il lockdown non era mai successo nella storia repubblicana. Dopo che l’hanno fatto hanno chiesto fondi all’Unione Europea per sforare il vincolo di bilancio. Hanno ottenuto delle politiche keynesiane espansive con scusa del virus – si sente-. Le ipotesi delle restrizioni sono fatte per tenere a bada l’inflazione”. Accuse anche al vaccino: “Hanno deciso che l’unico mezzo per uscire dalla pandemia è quello è nessun altro. Pur sapendo che vaccinando in pandemia dobbiamo poi inseguire le varianti”. Non manca nemmeno un appunto sul caso David Rossi: “se a Siena hanno inquinato la scena del crimine vi immaginate cosa può succedere a livello nazionale”
