Nicoló, Duccio e il senso delle cose: la vendemmia

Tra una pagina e l’altra di filosofia decido di fermarmi un po’, sono avanti con l’ studio, l’esame non mi spaventa e credo che posso concedermi il meritato riposo. Mi fermo a pensare e mi rendo contro di quanto passa veloce il tempo. Non ci ho fatto caso ma sono passati già tre anni da quell’estate in cui, appena diplomato, andai a vendemmiare. Trentasei mesi che per me hanno avuto la velocità di una frazione di secondo, con la mente che ritorna a quelle giornate: al timido sole delle mattine di fine estate che mi accompagnava lungo la Siena – Firenze, all’uva tagliata grappolo per grappolo, alla cantina scavata nel Tufo e alle colline del Chianti che mi accoglievano con i loro paesaggi.