Nasce in terra di Siena la prima Flower farm: il potere dei fiori e l’idea di tre sorelle

È nata in provincia di Siena, per la precisione a Montefollonico, la prima Flower farm in Toscana completamente bio. L’azienda, Puscina flowers, nasce dall’idea di tre sorelle, Laura, Teresa e Mara, e dall’esigenza di un ricambio generazionale.

Laura Cugusi, a capo di Puscina flowers, come nasce la vostra idea? 

“La nostra azienda nasce nel 2014 quando io e le mie sorelle abbiamo deciso di impegnarci in un progetto del tutto nuovo. Puscina deve i suoi natali all’attività di mio padre, che aveva 50 ettari di terreno tra Val d’Orcia e Val di Chiana; lui, di origini sarde, utilizzava questa terra per pascolare le pecore. Questa attività, insieme al caseificio di famiglia, fino a un certo punto è stata abbastanza redditizia, ma, finiti gli anni ’90 con la crisi del bestiame fu deciso di tenere solo il caseificio. Ci siamo ritrovate per le mani un terreno da rivalorizzare, noi che da sempre siamo legate al nostro territorio ci siamo rifiutate di mandare in malora tutto questo”.

Dopodiché?

“Dopodiché abbiamo letto un libro, “Il linguaggio dei fiori”, che ci ha aperto un mondo. Abbiamo iniziato a cogliere i primi fiori e a venderli nei dintorni, a ristoranti, alberghi e agriturismi. Fin dall’inizio, a contraddistinguere i nostri mazzetti, era l’aspetto selvaggio, rustico e non artefatto, uno stile che è diventato il nostro marchio di fabbrica. Da subito la cosa fece colpo sui turisti, soprattutto stranieri, e di conseguenza i clienti erano soddisfatti. La cosa ci diede da subito una spinta iniziale molto forte, dandoci modo di iniziare a lavorare con piccole forniture settimanali”.

Poi è arrivato il successo…

“Esattamente, già nel giro di un paio di anni dall’inizio eravamo passati a occuparci di matrimoni. Anche in questo caso si parla perlopiù di una clientela straniera; gli italiani sono legati a forme più tradizionali, mentre all’estero erano già pronti al nostro stile selvaggio, per così dire. In questi anni, tuttavia, l’estetica è cambiata ed oggi anche gli italiani ci guardano con un altro occhio”.

Ma che cosa è una Flower farm? 

“Non esiste una traduzione in italiano di questo termine che alla lettera vorrebbe dire “Fattoria dei fiori”. Diciamo che il nostro non è un semplice vivaio come gli altri, ci occupiamo di coltivare i nostri fiori in modo biologico e sostenibile. Nel nostro giardino utilizziamo solo prodotti naturali e fitofarmaci biologici, raccogliendo inoltre i fiori in base alla loro stagionalità”.

Ed ora vi siete reinventati ulteriormente…

“Durante la pandemia è stata abbastanza dura dal momento che non c’erano gli stranieri che continuano ad essere una fetta importante del nostro mercato. In questo contesto abbiamo iniziato a proporre le Experience floreali: veri e propri tour guidati in cui proponiamo esperienze immersive in cui insegniamo ai visitatori le storie dei fiori, le migliori tecniche per coltivarli, come coglierli e come farne un mazzo. Questa attività ha riscosso un ottimo successo e soprattutto ci ha fatto conoscere ancora di più al pubblico italiano”.

Emanuele Giorgi
Foto di: Geraldina Biagiotti e Lelia ScarfiottiÂ