Nannini annuncia assunzioni ma intanto licenzia: arrivate lettere ad alcuni dipendenti

Le lettere di licenziamento sono arrivate ad alcuni dipendenti del Gruppo solamente qualche giorno dopo dal grande annuncio delle cento assunzioni da fare in provincia di Siena nell’immediato futuro.

E così quanto dichiarato da Nannini nel periodo antecedente alle Feste si rivela in contrasto con le scelte compiute nei confronti di una parte del personale della stessa azienda.

Ad un’ex-dipendente, era cameriera di un bar, la lettera è arrivata solamente sette giorni dopo la promessa delle nuove assunzioni. “Siamo spiacenti di comunicarle che il rapporto di lavoro con lei intercorrente è da intendersi a tutti gli effetti cessato alla data del ricevimento della presente” (lo scorso 3 dicembre, ndr.) per una “più economica gestione dell’impresa”, recita il testo della stessa missiva.

“Voglio solo fare presente una cosa: la Nannini ha annunciato nuove assunzioni il 26 novembre e a distanza di sette giorni mi ha licenziato –  rimarca la donna a Siena News-. Nessuno dei manager poi si è voluto confrontare con me, nessuno mi ha dato risposte. Hanno mandato solamente un responsabile che non aveva nulla a che fare con la gestione del personale e che mi ha semplicemente consegnato la lettera. Non solo: quando solo andata a chiedere la Naspi il mio licenziamento non era stato ancora comunicato”. Prosegue la donna: “Se l’azienda avesse fatto davvero questa scelta per una più economica gestione dell’impresa mi chiedo allora come mai abbia anche di corrispondermi subito l’indennità, invece di farmi continuare a lavorare durante il periodo di preavviso. Magari avrebbe potuto mandare in ferie qualcun altro”.

L’altro caso invece riguarda una persona che operava come coordinatore/fornaio in un panificio e a cui è stata comunicata la soppressione della sua posizione. Inoltre, per l’ormai ex-dipendente, “è stata verificata l’impossibilità” di una “utile ricollocazione poiché – si legge nella lettera – non risultano allo stato posizioni lavorative vacanti, che richiedano posizioni equivalenti alle sue e neppure di mansioni inferiori”. L’ultimo suo giorno lavorativo è stato lo scorso 31 dicembre.

MC