“Mps sia la banca pubblica della ricostruzione”

“Avremo davvero bisogno di un istituto economico di riferimento nel territorio che possa sostenere gli investimenti pubblici. Questo potrebbe diventare Mps: una banca capace di esaltare il suo ruolo pubblico e uno strumento con cui lo stato possa offrire le misure per la ripartenza“. E questo l’appello che candidato del centrosinistra alle elezioni regionali Eugenio Giani ha fatto al Governo. Dopo lo stop di alcuni mesi della campagna elettorale, dovuto al lockdown, stamattina Giani è tornato a parlare a Siena.

“Dopo che il re d’Inghilterra non pagò i debiti i Bardi e i Peruzzi fallirono – così l’attuale presidente del consiglio regionale-,  poi però arrivarono i Medici, gli Strozzi e Monte dei Paschi. La nostra storia può consentire di dare alla banca una nuova energia e noi possiamo renderci protagonisti del suo risveglio”.

 

L’occasione per fare una nuova tappa in Piazza del Campo è nata in seguito ad un incontro che il Pd locale ha fatto sulla sanità dove era anche presente il consigliere d’area senese a Palazzo del Pegaso Simone Bezzini. Dopo l’emergenza covid-19 “c è bisogno di innovazione – spiega-. Ci sono stati dei cambiamenti strutturali e ora bisogna assumere e investire. Abbiamo declamato il valore della sanità nei territorio e non dimenticarci la lezione che le ultime settimane c’hanno insegnato”.

Durante l’epidemia per Bezzini nel Senese è stata importantissima la rete territoriale, “sarà centrale nella campagna di Eugenio: terremo conto delle associazioni, delle case della salute, dell’importanza degli ospedali del territorio”, ma soprattutto “bisogna dare una prospettiva all’Azienda universitaria ospedaliera– afferma-. Non si può immaginare la città e il  distretto delle scienze della vita senza il policlinico. Qui si gioca una delle partite più importanti per le comunità. Nella prossima legislatura si deve realizzare il progetto di riqualificazione delle Scotte. Il percorso è già avviato, la regione ha individuato un piano di investimenti di 250 milioni per l’azienda”.Poi Bezzini finisce il suo intervento soffermandosi sul Cup: ” abbiamo sollecitato giunta e direzioni delle Asl affinché si riporti la situazione in una condizione di normalità.I disservizi devono essere superati in due-tre settimane “.

 

Che la sanità sarà il filone più importante della campagna del centrosinistra lo ribadisce anche Eugenio Giani: “Siena ha nelle Scotte il punto di riferimento ma ha altre tre realtà, a Poggibonsi, Montepulciano ed Abbadia San Salvatore, che completano il sistema dei noscomi. Tutti i 45  ospedali della Toscana avranno una loro centralità in una logica di sistema”, questa la sua strategia, poi ecco la promessa “nei prossimi 5 anni ci concentreremo su Livorno e sulla ristrutturazione delle Scotte. Il nostro impegno sarà all’altezza del servizio al cittadino. Con Simone Bezzini andremo a Toscana Life Sciences e ci incontreremo con Fabrizio Landi (il presidente ndr.), questa fondazione è un vanto ed un’eccellenza che vogliamo valorizzare, ci punteremo molto.”.

Ma Giani non intende fermarsi qui ed annuncia: “dobbiamo riorganizzare i front-office nei comuni: le case della salute dovranno diventare vere comunità della salute integrate nel territorio“. Sul sistema delle Asl invece Giani ha individuato nei primi sei mesi di legislatura il periodo dove istituire una commissione d’analisi con tecnici e amministratori che valuteranno una proposta di riforma, anche se il candidato del centrosinistra sta pensando di “ridimensionare le zone distretto, rafforzandone il personale e la funzione di coordinamento tra aziende e territorio“.

Quando affronta l’argomento dei trasporti e infrastrutture Eugenio Giani parla di un Toscana diffusa, “che dalle località balneari alle aree più interne può essere volano di sviluppo – precisa”. Per velocizzare i cantieri sull’Autopalio Giani pensa alla creazione di una struttura che si chiami “Toscana Strade Spa” e “che possa gestire le situazioni in modo snello evitando di creare disagi”. Per la Valdelsa l’intenzione è quella di creare una comunicazione tra la zona e la SS436. “Immagino una grande arteria che colleghi Siena alla Val di Dievole – prosegue-. Vorrei festeggiare i 160 anni dell’unita di Italia salutandoli con il cambiamento della ferrovia che avrebbe dovuto portare a Roma, la Firenze-Empoli-Siena”. Sulla Due Mari Giani si dice convinto “che completare la Grosseto-Fano sia una priorità. Unitamente a questa asse potremmo dare respiro alla Toscana della Val d’Orcia, Val di Merse, Amiata”.

Katiuscia Vaselli

Marco Crimi