Mps, parte la raccolta firme per la petizione: “Con 4 miliardi possiamo creare una banca sana”

“Questa soluzione può fare vivere Mps su Siena, evitare la macelleria sociale e può costare, per i contribuenti, la metà rispetto all’ipotesi Unicredit. Con 4 miliardi di euro possiamo realizzare una banca sana”.

Guglielmo Picchi, deputato della Lega e coordinatore provinciale del Carroccio a Siena, sciorina un po’ di dati, poco dopo l’inaugurazione dell’iniziativa di raccolta firma per la petizione del centrodestra sulla Banca. “Abbiamo pianificato oltre 70 punti nei territori del collegio elettorale. Non sarà una campagna di partito, ma anche altri soggetti faranno gazebo – continua-. Vogliamo mettere alcuni punti fermi per l’istituto di Rocca Salimbeni: la salvaguardia occupazionale; la tutela del marchio e della storia di Mps; esplorare l’ipotesi di aggregazione, intorno al Monte, di asset sani di altri gruppi bancari in modo da costruire il polo delle pmi e dei territori”, aggiunge.

“Il nostro è un segnale chiaro: il centrodestra, a differenza di altri, ha un progetto sul Monte – puntualizza Picchi-. Vogliamo arrivare a qualche decina di migliaia di firme. Adesso sta ai senesi perché questo è il momento in cui si decide.  Noi abbiamo offerto una possibilità e ci mettiamo forza di volontà, tempo e militanza. Se la risposta sarà forte allora il Parlamento dovrà ascoltare la petizione”, prosegue.

Insieme a lui parla il candidato del centrodestra per le elezioni suppletive Tommaso Marrochesi Marzi. “Il punto è che sappiamo l’impatto dello spezzatino ma non sappiamo quale potrà essere l’impatto sociale per il collegio, ed è per questo che invito a firmare”. Marrocchesi Marzi accusa poi il Pd: “Ha nno  le mani nel portafoglio dei senesi durante tutta la vicenda Mps. Ora continuano a mettercele le mani, imponendo il costo sociale di questa operazione”

MC