Mps, lo stop ai negoziati bocciato da Piazza Affari, il Tesoro lavora per allungare i tempi della cessione

Lo stop ai negoziati tra piazza Gae Aulenti e via xx Settembre per Mps viene bocciato da Piazza Affari: a Milano il titolo di BMps ha rischiato di aprire la giornata in borsa vedendo il tonfo con un -11% teorico, anche se poi ha recuperato e, a mezz’ora dall’apertura dei mercati e dopo diverse sospensioni,  il titolo è in rosso del 4,12%. I numerosi punti interrogativi sul futuro della banca senese mettono sotto pressione anche i bond Mps , che vedono i rendimenti in netto rialzo.  Adesso gli occhi sono puntati sulle prossime mosse del Mef che dovrà lavorare con la Commissione europea per avere più tempo per uscire dall’Istituto di credito di Rocca Salimbeni. Il Ministero, lo ricordiamo, entro la fine del 2021 dovrebbe cedere il 64,2% delle azioni dell’Istituto di Rocca Salimbeni ma potrebbe chiedere alle Ue un’ulteriore proroga di sei mesi per compiere questa operazione, arrivando  quindi a giugno del 2022. La partita si gioca ora tra Roma, Bruxelles e Francoforte e, sulla possibilità di ottenere una proroga a livello comunitario, dal Tesoro si dicono “fiduciosi”. Intanto, sulla querelle Mps, è intervenuta anche Unimpresa. “La Banca non può essere lasciata ancora nel guado troppo a lungo. La priorità, per il governo, è la messa in sicurezza dell’istituto senese per tutelare, assieme alla forza lavoro, soprattutto la clientela, le piccole e medie imprese, i territori. Mps è un crocevia importante delle finanze italiane e questo patrimonio va preservato”, cos’ il vice presidente dell’associazione Giuseppe Spadafora.