Mps, la politica senese in coro: “Stop alla privatizzazione”

Il Ministero del Tesoro sospenda la privatizzazione di Mps, questo il significato della richiesta del senatore  e coordinatore regionale di Forza Italia Massimo Mallegni. “Chiediamo di soprassedere l’alienazione del 68% della banca – ha detto in videoconferenza-, chiediamo attenzione verso i risparmiatori, la città e di dipendenti”.

Mallegni si è detto d’accordo con le parole del sindaco di Siena Luigi De Mossi – che in un’intervista a La Nazione ha rivendicato il suo ruolo nella richiesta di risarcimento che Fmps ha fatto alla Banca-,  e del presidente della Regione Eugenio Giani – che ha chiesto allo Stato di rimanere azionista dentro il Monte ed uno stop alla procedura di uscita del Mef -. “Bene ha fatto De Mossi a ricordare che la Fondazione e il territorio di Siena devono mantenere una posizione di rilievo dentro la banca – prosegue Mallegni -. A Giani dico: ‘Benvenuto nel club!’. Condivido il suo punto di vista e sono contento che condivida le nostre idee”. Adesso Forza Italia chiede “un tavolo di confronto dove partecipino tutte le forze politiche e dove si possa portare ciò che a da dire anche il comune di Siena” , inoltre “il Governo deve riferire. Se non lo farà in Parlamento, presenterò le domande io in un question time”, dice il senatore di Forza Italia. “FMps potrebbe rientrare come azionista a partecipazione protetta non scalabile – continua Mallegni -. Mi auspico che tra Banca e Fondazione si arrivi a soluzioni stragiudiziali. Altrimenti il Pd avrebbe nuovamente condizionato le scelte di Mps”.

“Pretendiamo di poter dire la nostra, Mps è nata qui e deve mantenere  qui la sua struttura”, afferma Mallegni che suelle possibili nozze tra Rocca Salimbeni e Unicredit ha aggiunto ” spero che ci si renda conto che dopo le manovre che hanno portato Pier Carlo Padoan alla presidenza non possiamo più fidarci della terzietà di questo istituto”.  Su Banca d’Italia e su Bce, “la prima è una struttura che fa interessi di privati, mentre la seconda si aspetta una posizione politica che sia nazionale e non solo espressione dei dem”. ”

Sull’argomento di Mps è intervenuto anche il gruppo di minoranza in consiglio comunale di Sena Civitas, “non possiamo e non dobbiamo dimenticare il peso fondamentale che la permanenza a Siena della Banca Mps ha per le famiglie e per l’economia senese e toscana” , si legge in un comunicato.

Sena Civitas concorda con le posizioni espresse da Forza Italia: “alla luce di ciò, ci pare quindi che la prospettiva corretta, nell’interesse dei dipendenti, dei clienti e dei senesi, sia che il tema dell’uscita dello Stato non si metta nemmeno all’ordine del giorno fino a che la Banca non sia completamente risanata e competitiva“.

Ma Sena Civitas non si ferma qui, “visto il peso per il territorio e per l’economia nazionale che la Banca riveste, sia garantita in qualsiasi scenario una presenza qualificata dello Stato nell’azionariato che possa esprimere una rappresentanza del territorio in grado di tutelare gli interessi locali -prosegue il testo-. Tra l’altro il Monte è già banca di Stato e pertanto in questo caso la questione non è tanto l’ingresso (come nei casi Alitalia e Autostrade) quanto piuttosto la continuità di presenza”.

Dopo Forza Italia e Sena Civitas a prendere parole è l’associazione Pietraserena, “necessario stoppare le tante voci incontrollate ed estemporanee, se non fantasiose e per niente utili- si legge in una nota-, su nazionalizzazione, fusioni, acquisizioni, spacchettamenti, aumenti di capitale o altro, che, oltre ad aumentare confusione e incertezze, appaiono poco rispettose nei confronti dei dipendenti, degli azionisti e dei risparmiatori, già pesantemente mortificati e penalizzati”.

“Crediamo che l’uscita del Presidente Giani sia comunque finalmente un fatto nuovo ed importante.Ci auguriamo quindi che la sua proposta di un “tavolo operativo” vada avanti celermente, venga accolta con spirito costruttivo ed estraneo a logiche o convenienze di parte dalle altre istituzioni e dalla Fondazione Mps – continuano-, e, come detto, sia ampliata alle associazioni senesi, da sempre disponibili a sinergie e collaborazione, e rappresentative dei cittadini di Siena, anche oggi, nonostante tutto, fieri custodi della secolare storia del Monte dei Paschi di Siena”.

“Lo Stato non abbia fretta di uscire da Mps, una dismissione nelle attuali condizioni potrebbe  incoraggiare speculazioni,  rendendo vani gli sforzi e gli investimenti fatti per garantire risparmiatori e livelli occupazionali, privando interi territori di un istituto di credito necessario per sostenere gli investimenti del tessuto produttivo”: è quanto dichiara Luca Sani, deputato Pd membro della Commissione Finanze di Montecitorio. “Bene l’appello lanciato in questa direzione dal Governatore della Toscana Eugenio Giani. È perciò auspicabile l’avvio in tempi rapidi di un confronto tra Regione, Governo e istituzioni locali con l’obiettivo di analizzare e governare i diversi scenari possibili, utilizzando tutti gli strumenti a disposizione a cominciare dai contenuti delle Legge di Bilancio di prossima emanazione. Sono convinto che la competenza e la disponibilità al confronto del Ministro Gualtieri rappresenteranno un valore aggiunto per il raggiungimento di un obiettivo comune e positivo per Mps e per il Paese”: conclude Luca Sani.

 

MC