Mps, Confronti a Mazzeo: “Sulla Banca chiediamo al consiglio regionale di muoversi”

Al presidente del consiglio regionale Antonio Mazzeo “chiediamo quel sussulto che ad oggi il consiglio regionale, sul Monte dei Paschi di Siena, non ha voluto (speriamo) o saputo (temiamo) offrire”.

Così l’associazione Confronti Siena in una lunga lettera che ha affrontato l’argomento della Banca. Il dito è rivolto contro la Regione il cui silenzio è definito, nel testo, sconcertante soprattutto in una fase dove sul Monte stanno intervenendo in molti. Il Governatore Eugenio Giani “continua a perorare, a “molte e diffuse” parole, la giusta causa di un Monte confermato nelle mani dello Stato”, ma poi “non arma neanche le colubrine…”, spiega l’associazione.”Ma a lui vogliamo dare ancora credito, convinti che debba completare un apprendistato sulla materia, dato che chi lo ha finora consigliato non ha dimostrato grandi capacità e, men che mai, competenze”, continuano.

Critiche più dure ai membri del consiglio regionale.”Sono mesi che chiediamo che esso, massimo organo di rappresentanza istituzionale della comunità toscana, si occupi della questione. A mezzo stampa – ma in assenza di documenti ufficiali in proposito – viene detto che del futuro del Monte l’Assemblea legislativa regionale se ne occuperà il giorno 23 febbraio- prosegue la nota-. Non sappiamo in che termini, sulla base di quali informazioni, con quali obiettivi. In questi mesi abbiamo più volte scritto ai consiglieri regionali, come cittadini che interrogano i loro rappresentanti nelle istituzioni: nessuno ha avuto il tempo, la voglia, il coraggio (?) di risponderci- si legge ancora-. Eppure, la difesa del risparmio è obbligo che la Costituzione pone in capo anche alle Regioni, in quanto enti equiordinati nella costituzione dello Stato”.

“Ma neanche su questo nessuno dei quaranta più uno consiglieri regionali ha avuto voglia di risponderci, magari solo per confutare questo nostro stesso assunto. Ma la loro in indifferenza alle nostre sollecitazioni non offende Confronti: quel che noi abbiamo chiesto – e continuiamo a chiedere – è la domanda che si fanno centinaia di migliaia di toscani: cosa vuole fare la Regione Toscana di Mps?”, concludono da Confronti.