Minaccia connazionale con un martello. Denunciato

Stavano lavorando in un cantiere edile quando hanno iniziato litigare, per motivi futili, alzando la voce. Due cittadini albanesi, dopo le parole sono subito passati ai fatti. Qualcuno, però, ha chiamato il 113 e, nel giro di pochissimi minuti, intorno alle ore 09.00 di ieri, 26 marzo, gli agenti delle Volanti della Questura sono intervenuti in strada di Pescaia, sul luogo dell’alterco. Dalla ricostruzione dei fatti, anche in base alle testimonianze raccolte dalla Polizia da parte di chi aveva assistito alla lite, è emerso che dopo aver iniziato ad urlare nella loro lingua, uno dei tre stranieri a impugnato un martello, con anima in ferro e manico in legno, utilizzato per lavorare, cominciando a minacciare di morte l’altro operaio, spingendolo fino a farlo cadere a terra. La vittima, in seguito alla caduta, non ha ritenuto, tuttavia, di aver bisogno di cure mediche. Lo straniero che ha impugnato il martello, 42 enne, è stato denunciato per minaccia aggravata.

 

 

Sono 15 i provvedimenti emessi negli ultimi 20 giorni dalla Divisione Anticrimine della Questura di Siena. Per 3 anni, 2 e un anno, non potranno tornare in diversi comuni della provincia di Siena. Le misure di prevenzione sono state disposte, nei confronti di persone ritenute pericolose per l’ordine e la sicurezza pubblica, in relazione a reati o altri fatti illeciti commessi, nei territori dai quali sono stati allontanate. In particolare 9 persone sono state “rimpatriate” con foglio di via, per periodi diversi secondo il loro grado di pericolosità, dal Comune di Casole d’Elsa. I nove, 2 donne e 7 uomini, tutti di età inferiore ai 30 anni, con precedenti per reati connessi all’uso di stupefacenti o alcolici, avevano preso parte tra la fine di febbraio e i primi del mese di marzo ad alcuni rave party, in seguito ai quali erano stati denunciati per invasione di terreni o edifici.

 

Un divieto di ritorno per 3 anni dai Comuni di Siena, Sarteano, Buonconvento, Radicondoli e Colle Val d’Elsa, è stato, invece, disposto nei confronti di altre 6 persone, tutte italiane e con precedenti per reati contro il patrimonio.