Mercoledì organizzato un presidio democratico e antifascista in piazza Duomo

Il presidente della Provincia di Siena Silvio Franceschelli lancia un appello per partecipare ad un presidio democratico e antifascista che verrà effettuato mercoledì 20 novembre dalle 17 alle 19.  Così scrive Franceschelli: “Siena e la sua provincia, democratiche ed  antifasciste, hanno profonde radici nella Repubblica e nelle sue istituzioni. Chi pensa di attentare ai fondamenti dello Stato troverà sempre donne e uomini pronte a difenderle e non troverà mai terreno fertile. Mi rivolgo alle istituzioni, alle forze politiche democratiche, alle rappresentanze sindacali, all’associazionismo, alle associazioni di categoria, alle istituzioni religiose, alle organizzazioni della società civile, alle cittadine e ai cittadini di tutta la provincia affinché mercoledì 20 dalle 17 alle 19, siano dinanzi alla Prefettura, che rappresenta fedelmente sul territorio la nostra Repubblica, a testimoniare che la tradizione democratica e antifascista di Siena e della sua provincia è forte e salda in tutti noi, che non ci facciamo intimidire da chi ha follie criminali ed eversive. A chiunque semina odio noi rispondiamo con la forza della Repubblica nata dalla Resistenza. E’ altresì l’occasione per ringraziare le forze dell’ordine, la magistratura e le istituzioni tutte, che con la dedizione ed il sacrificio delle sue donne ed uomini che vi prestano servizio, difendono e perseguono chi pensa di attentare alle istituzioni dello Stato ed ai valori democratici della nostra Repubblica”.

Il comitato provinciale Arci Siena sarà presente al presidio per dire no a ogni forma di violenza e di
rigurgito di matrice fascista e nazista dopo l’inchiesta che nei giorni scorsi ha coinvolto alcune persone residenti in provincia di Siena: “L’inchiesta su presunti appartenenti a frange di estrema destra in provincia di Siena – afferma Serenella Pallecchi, presidente del comitato Arci provinciale di Siena – ci ha messo di fronte fatti gravissimi, intollerabili e inaccettabili, a cui deve necessariamente corrispondere una risposta determinata da parte di tutti. Siena è un territorio antifascista che non lascia spazio all’odio, alla violenza e alle pericolose derive. La nostra associazione, che da sempre ha come linee guida imprescindibili i valori e i principi fondanti della Costituzione italiana – continua Pallecchi – ha accolto senza indugi l’appello rivolto dalla Provincia di Siena per riunire le forze democratiche e contrastare, tutti insieme, ogni forma di violenza, di odio e di discriminazione. Mercoledì saremo di fronte alla Prefettura, che rappresenta la Repubblica Italiana sul territorio, e insieme a noi ci saranno cittadini e cittadine, istituzioni democratiche e organizzazioni della società civile pronti a rinnovare, tutti insieme, il nostro impegno per una cultura di pace, di solidarietà e di uguaglianza, valori su cui si fonda l’antifascismo, la nostra Costituzione e il nostro Stato di diritto”.

“Continuare nell’azione di contrasto al crescente clima d’odio e discriminazione sempre più violento  connotato da evidenti richiami all’ideologia fascista da parte di soggetti che operano anche in Toscana, in aperta violazione dei valori costituzionali”. E’ l’impegno richiesto dal consigliere del Pd in Regione Simone Bezzini alla luce di quanto emerso nel territorio senese proprio in questi giorni. Bezzini, che su questo ha appena depositato una mozione, fa anche sapere che aderisce all’appello appena lanciato dal presidente della Provincia Silvio Franceschelli e sarà presente alla manifestazione che si svolgerà il 20 novembre dalle 17 alle 19 davanti alla Prefettura,  per ribadire le radici democratiche e antifasciste del territorio senese e di tutta la Toscana. “E’ fondamentale – spiega Bezzini  nella mozione – esprimere ferma condanna  e preoccupazione per il diffondersi del clima di odio che si sta diffondendo anche nella nostra Regione e che si sta concretizzando con episodi di violenza  e discriminazione razziale. Non dobbiamo assolutamente sottovalutare il pericolo che può creare il richiamo costante all’aberrante ideologia fascista”.

Aderisce anche la Cgil di Siena: “Purtroppo non abbaiavamo alla luna denunciando la leggerezza con la quale si guardava ai fenomeni di neofascismo facendoli passare come goliardia tra amici – dicono dalla Cgil senese – ed oggi tutti possono constatare come anche la nostra provincia sia pervasa da pericolosi
nostalgici, troppo spesso sottovalutati da istituzioni e cittadini e perfino fomentati e giustificati da formazioni e soggetti politici di destra”.

“Ringraziamo tutto il personale della polizia di stato di Siena e Firenze e la direzione distrettuale antimafia della Procura della Repubblica di Firenze – prosegue il sindacato – il cui lavoro di prevenzione dimostra come i livelli di guardia nei confronti di questi ambienti vadano innalzati da parte delle autorità ma anche della popolazione, a partire dai luoghi di lavoro. Va tolta qualsiasi agibilità politica a tutta quella galassia nera – continua l’organizzazione sindacale – che infetta la società e soprattutto i soggetti più deboli e i giovani; è inaccettabile l’indifferenza con la quale vengono accolti riferimenti, simbologie e linguaggi afferenti al nazifascismo. La libertà, la democrazia e la sicurezza dei cittadini sono valori da difendere, tutti insieme, e soprattutto è necessario che le generazioni più giovani, ma forse anche quelle meno giovani, sappiano davvero cosa professa quell’ideologia e quello che ha già fatto subire alla popolazione del nostro Paese e al mondo intero. Non ci si faccia abbindolare dai cattivi maestri e da un propaganda social creata ad arte e a pagamento per diffondere odio e menzogne. E’ la non conoscenza che rende deboli e schiavi”.