Mercoledì nel palazzo del Rettorato l’incontro pubblico su ‘Il volto di Vivaldi’

“Abbiamo bisogno di vedere in faccia i compositori del passato: godere della loro musica ci appaga, ma resta in noi la forte curiosità di incontrarli di persona, vedere che aspetto avevano e saldare a un certo volto tutto l’insieme di conoscenze, percezioni, sensazioni che ci proviene dalla fruizione delle loro opere”. Questo l’incipit de ‘Il volto di Vivaldi’ di Federico Maria Sardelli (Sellerio, 2021), un libro nel quale l’autore coniuga la storia e le arti con l’obiettivo di riconoscere in dipinti, disegni e affreschi, quelli che furono i tratti caratteristici del volto del celebre compositore veneziano.

Per la trasversalità dei temi trattati, la Scuola di specializzazione in Beni storico artistici dell’Università di Siena ha deciso di dedicare a ‘Il volto di Vivaldi’ un incontro pubblico durante il quale Federico Maria Sardelli dialogherà con Alessandro Angelini, storico dell’arte, e Giulia Giovani, musicologa, con il coordinamento di Davide Lacagnina, direttore della Scuola di specializzazione.

L’appuntamento è per mercoledì 26 gennaio alle 17.30 nell’Aula magna del palazzo del rettorato dell’Università di Siena, in via Banchi di Sotto 55 a Siena. Con argomentazioni rigorose, ma trasmesse con lo stile fresco che caratterizza buona parte degli scritti di Sardelli, l’autore sfrutta le proprie competenze di musicologo, musicista, pittore, incisore, vignettista, scrittore per proporre una sintesi efficace delle proprie conoscenze su Vivaldi. Prendendo a pretesto i ritratti nei quali, storicamente, è stato riconosciuto Antonio Vivaldi (e non solo), Sardelli propone innanzitutto un viaggio tra la fama e l’oblio che hanno caratterizzato la vita e le musiche del compositore, palesando lo stretto filo che lega la ritrattistica ai fenomeni di ricezione. Al buio che seguì la morte di Vivaldi, al silenzio cui furono condannate la maggior parte delle sue composizioni, corrisponde la perdita di certezze sull’aspetto del volto del compositore e il diffondersi di un’immagine stereotipata, anch’essa passata sotto la lente dell’attento autore. Ponendo questioni di metodo, trattando di tecniche pittoriche, di ritrattistica e di iconografia musicale, analizzando ogni testimone in relazione alla biografia del compositore e a questioni ampiamente dibattute
in ambito storico musicale, è difficile definire Il volto di Vivaldi come un libro d’arte tout court, altrettanto complicato sarebbe considerarlo un testo di “pura” musicologia. Superando i confini dei saperi disciplinari, Sardelli scrive un libro che è il riflesso della sua poliedricità, che costituisce un valido esempio per gli studiosi e una piacevole lettura per chiunque sia curioso di scoprire il volto di un compositore tra i più celebri al mondo.

Per partecipare in presenza è necessaria l’iscrizione sul sito. È prevista anche una diretta YouTube.