Mens Sana basket, nubi sempre più nere

Un tunnel di cui non si vede la fine. Sono giorni complicatissimi per la Mens Sana Basket, sul cui futuro si addensano nubi sempre più nere. Questa mattina l’incontro fra la famiglia Macchi (il presidente Massimo e il direttore generale Filippo) e il sindaco di Siena Luigi De Mossi. Incontro richiesto e annunciato dal primo cittadino nell’assemblea aperta che si è svolta ieri sera a Palazzo Pubblico, in una gremita Sala delle Lupe. “Voglio capire la situazione della società – ha detto il primo cittadino – prima di qualsiasi altro passo. Investitori? In linea generale chi investe in una società prima vuole vederci chiaro”.
Stamani, come detto, l’incontro fra De Mossi e la famiglia Macchi. Dal Comune di Siena non sono arrivate note ufficiali, invece il direttore generale ha rilasciato alcune dichiarazioni: “L’incontro è andato bene ringrazio il sindaco perché ha ascoltato senza venire prevenuto. Ho chiesto al primo cittadino quale possa essere adesso il nostro ritorno, siamo stati chiamati qui e in due anni abbiamo comprato sempre più quote della società ma adesso il ritorno che abbiamo è negativo. Il primo pensiero è comunque quello di salvare la società e di far continuare la squadra. La società è in difficoltà finanziarie gravi e in una crisi di liquidità importante ma la nostra famiglia negli ultimi anni ha portato qui tante finanze e sponsor per questa azienda. Diminuiscono sempre di più gli sponsor locali e i proventi pubblicitari, anche noi ci siamo trovati in difficoltà, quindi credo sia giusto chiedere una mano. Io chiedo scusa alla città e ai tifosi se non siamo e se non sono riuscito a mettere la società in una condizione di sicurezza”.
Dalle indiscrezioni trapela che le parti si sono lasciate dandosi 48 ore di tempo, nelle quali la proprietà raccoglierà le informazioni richieste dal sindaco. Il tempo, però, stringe. Perché ci sono gli emolumenti da saldare e molte altre scadenze da rispettare: la prima in ordine di tempo sarà lunedì, quando la società è tenuta a presentare le liberatorie degli stipendi fino a dicembre: proprio gli emolumenti di dicembre mancano al momento all’appello e se ci fosse un ritardo la Mens Sana riceverebbe duemila euro di multa per ogni giorno di ritardo, fino ad arrivare alla penalizzazione di un punto dopo il quinto giorno di ritardo. E’ so0lo la punta dell’iceberg, però, perché nel frattempo ci sono lodi da sanare, fornitori da saldare, staff e giovanili che non ricevono alcun emolumento da mesi, tanto per citare alcuni problemi.
Presente e futuro si intersecano: la squadra, dimezzata dopo i tanti addii (prima Poletti, poi Morais, Pacher, Marino e Prandin) prosegue negli allenamenti al Palaestra. Domenica ci sarebbe la trasferta sul parquet di Treviglio e al momento non sono state registrate altre defezioni, ma c’è il forte rischio che anche Ranuzzi e Sanguinetti decidano di abbandonare il team di Paolo Moretti, pur non potendo essere tesserati da nessuna altra squadra. Ci sarebbe una salvezza (molto complicata, visto il roster rimasto) da inseguire, ma poi sul futuro rimarrebbe al momento un grande punto interrogativo.