Mazzieri(libreria Mondadori): “Stare aperti in zona rossa? Tante spese, nessun incasso”

Filippo Mazzieri, proprietario di Mondadori bookstore, libreria in via dei Montanini, ha parlato delle difficoltà che porta lavorare in piena in zona rossa. “Il problema è che -dice Mazzieri- stare aperti dentro una zona rossa vuol dire nella migliore delle ipotesi avere gli incassi dimezzati, mentre avremmo tutta una serie di costi: tasse, affitto, bollette, dipendenti, ma non solo.”

Le librerie sono rimaste aperte dopo l’ultimo dpcm; il decreto del 4 novembre ha così dichiarato il libro un bene di prima necessità. “Una decisione -spiega il proprietario di Mondadori bookstore- che di per sé ci lascerebbe anche soddisfatti, ma che ha dei risvolti assolutamente problematici. Con i centri storici svuotati e senza turismo, con i cittadini in smartworking e con le attività culturali azzerate non possiamo che affrontare questo Natale con molta preoccupazione. La situazione è paradossale in città non c’è nessuno e noi siamo aperti, il che implica anche che noi non avremo diritto ad alcun aiuto”. La libreria di via dei Montanini ha poi intrapreso l’attività di consegna a domicilio dei libri. “Questa iniziativa -spiega Mazzieri- era  prima di tutto un segnale che noi volevamo dare alla città, ma ovviamente molti problemi rimangono”. “Ovviamente -conclude- è un servizio che non può risolvere tutti i problemi; anche se c’è una buona risposta è un’attività nata per gioco ma non possiamo competere coi servizi on-line”.

Emanuele Giorgi