Massimio Biliorsi e Riccardo Manganelli presentano ‘La Giarrettiera’, la graphic novel giallo-erotica senese

Siena, seconda metà degli anni ’70: i rioni e i contradaioli si preparano alla consueta sfida sul Campo. A sconvolgere il rituale crescendo paliesco, ecco che in via dei Rossi si consuma l’assassino della signora Irene Bologni, nota in città e non solo per il suo aspetto di splendida quarantenne, figlia di uno dei più famosi notai cittadini.

È questa la sinossi de ‘La Giarrettiera’, la graphic novel giallo-erotica tutta senese, nata dalla penna di Massimo Biliorsi e dai disegni di Riccardo Manganelli. L’opera, prodotta dalla casa editrice Il Leccio, sarà in distribuzione in anteprima il 4 dicembre al Mercato nel Campo di Piazza del Campo. In questo contesto sarà a disposizione una tiratura speciale di 199 copie che avranno una rilegatura particolare firmata dagli autori, un poster esclusivo e la sceneggiatura originale.

“La storia narra di tre personaggi femminili – racconta Massimo Biliorsi – che ruotano intorno al fantino del momento. Da qui parte la storia di questo poliziesco erotico, ma anche la trama di Siena e di quei quattro giorni di Palio. Nel romanzo l’opinione pubblica sarà proprio divisa tra il Palio e questo intricato caso di cronaca che il commissario Indravallo dovrà risolvere assolutamente”.

Il disegnatore, Riccardo Manganelli, ammette: “Il lavoro è stato faticoso perché in un mese e mezzo abbiamo tentato di fare tutte le illustrazioni. Fortunatamente la sceneggiatura era fatta benissimo e sono riuscito a seguirla con grande facilità”. “Ritrovare tutta una serie di personaggi – prosegue – degli anni ’70 è stato molto divertente e spero che lo sia anche per chi lo leggerà”.

A concludere la rassegna ci pensa Riccardo Cerpi, l’editore: “Questa esperienza è una prima volta per la nostra casa editrice: abbiamo messo in campo due pilastri della nostra scuderia per un prodotto che è unico nel suo genere”. “Una storia sceneggiata da un senese – chiosa – e ambientata a Siena è una cosa più unica che rara. Noi con questo progetto vogliamo uscire un po’ dagli stereotipi dell’editoria: quando possibile vogliamo stupire con qualcosa di unico e originale”.