Maltempo e rischio alluvioni, Bellacchi: “Necessario scavare nuovi fossi e superare l’ambientalismo estremo”

“Bisogna tagliare le piante lungo i fiumi e, quando è possibile, scavare per fare i fossi. Purtroppo anche nella nostra provincia c’è un movimento ambientalista estremo che dice no a tutte queste cose. Ma dobbiamo capire che così si va da poche parti. E politici e Comuni devono essere i primi ad accorgersene”.

Fabio Bellacchi, presidente del Consorzio di bonifica 6, manda questo messaggio ai partiti. E lo fa qualche giorno dopo che il devastante evento meteorologico ha colpito e ferito le Marche.

Un’ondata di maltempo eccezionale e spaventosa, quella che si è abbattuta a Senigallia,  contro cui “si può far poco”, ha ammesso Bellacchi aggiungendo che quello accaduto nelle Marche è “un evento estremo difficile da gestire”.

Ma la provincia, ha comunque assicurato il presidente, è al sicuro da eventi meteorologici “nella norma”. Bellacchi cita quindi i due esempi di Castelnuovo Berardenga e di Asciano, territorio dove, nonostante la grande quantità di acqua caduta recentemente, “la situazione non ha presentato criticità”.

Proprio a Castelnuovo qualche giorno fa il Consorzio di bonifica ha concluso i lavori di manutenzione sul Malena, rimuovendo a vegetazione erbacea infestante presente in eccesso nella sezione idraulica del torrente. Inoltre sono stati eliminate alcune piante secche, instabili e in procinto di cadere.

“La loro presenza nei corsi d’acqua ne limita l’efficienza e l’officiosità idraulica, aumentando il rischio di esondazioni e alluvioni. La presenza in questa zona di due ponti di attraversamento della strada provinciale di Monteaperti rendeva l’intervento ancora più necessario, visto che anche il passaggio della Via Francigena”, hanno spiegato dal Consorzio.

MC