Malattia di Kawasaki, Salvatore Grosso: “Nessuna prova su legame con il covid”

Su un correlazione tra il covid-19 e l’aumento dell’incidenza della malattia di Kawasaki in Italia e nel mondo ” non ci sono ancora i dati ufficiali”. Lo ha affermato stamattina, nell’intervista con Siena News, il direttore della Uoc Pediatria del policlinico Le Scotte Salvatore Grosso. La sindrome di Kawasaki è una vasculite che colpisce i bambini solitamente prima dei 5 anni . E’ stata scoperta negli anni 1960.” Si pensa sia dovuta a due fenomeni: uno virale e uno dovuto al background genetico che causi la malattia dopo l’infezione”, prosegue Grosso che aggiunge ” non si conosce l’agente infettante ma nel 2014, in alcuni pazienti malati di Kawasaki, sono stati trovate vecchie forme di coronavirus“.I sintomi  che si possono manifestare sono febbre alta, eruzione cutanea, alterazioni delle mucose e delle estremità. La complicanza più temibile è l’infiammazione delle arterie del cuore, che può causare dilatazioni aneurismatiche permanenti delle coronarie.Negli ultimi giorni nel mondo, dicevamo, sono morti tra bambini a New York per una grave condizione infiammatoria, definita in Usa sindrome infiammatoria acuta multisistemica pediatric“, 50 invece sono stati i casi segnalati in Italia ma Grosso ha comunque ricordato che in Toscana ” non si sono registrati incrementi di casi ” e che ” l’incidenza a Siena è più bassa rispetto al 2019″. Bisogna stare in allerta senza cadere nell’allarmismo quindi perchè, come assicura Grosso “questa malattia è gestibile e noi siamo capaci di controllarla”

 

Di seguito la video-intervista completa